martedì 23 aprile 2013

RC Auto : al sud è APARTHEID !

Napoli, siamo vicini alla festa della Repubblica, ma la repubblica di chi? 
Nonostante le decine e decine di migliaia di firme raccolte da un comitato di cittadini meridionali e consegnate sia al Parlamento che alla UE l’anno scorso per la conclamata differenza di trattamento tra cittadini del nord e del sud d’Italia, nulla è cambiato, ma proprio nulla. Governi nazionali e partiti nazionali liberisti, conservatori, progressisti, e oggi anche i rivoltosi giustizialisti tanto in auge hanno sancito che per quanto riguarda la RC Auto, in questo paese esiste l’apartheid.

In altre parole, adducendo motivazioni degne dei migliori bugiardi, è applicato un metodo che prevede che alla stessa classe di appartenenza si fa pagare una differenza in base alla provincia di residenza, come nella migliore tradizione dei razzisti della Lega Nord. Chi ha redatto la Costituzione ha ben stabilito che ci debba essere uguaglianza fra maschio e femmina, fra chi ha diverse credenze religiose o politiche; purtroppo, sembra che i “padri costituzionali” abbiano dimenticato di scrivere che anche per l’RC Auto, coloro che vivono al sud “devono” essere eguali a quelli che vivono al nord.

Essere meridionale e vivere al sud significa pagare, ad esempio, per una prima classe di merito assicurativo anche il doppio di chi di chi risiede al nord, in qualunque caso. Dobbiamo cioè pagare noi di più per far pagare di meno ai residenti del settentrione. Noi siamo i “negri” e altrove sono i “bianchi buoni”, questa è la verità.

E nessuno che militi nei partiti nazionali, meno che mai i parlamentari meridionali che hanno ben interiorizzato i concetti di minorità e sudditanza in cambio del posto e dei benefit nel partito di appartenenza, si sogna di scrivere una legge fatta di 4 righe e farla votare per far sparire questa forma di apartheid dallo Stato italiano. Nei giorni scorsi dalla provincia di Napoli, quella più colpita da questo male, è partita la costituzione di un “ COMITATO RC AUTO “ assolutamente trasversale e formato da tanti cittadini e associazioni che vogliono l’abolizione di questa forma di razzismo che serve a sfruttare economicamente i meridionali, facendogli pagare i bassi costi di polizza previsti per i clienti del nord. Ovviamente dietro le assicurazioni, tutte del nord, vi sono i loro proprietari, quasi sempre holding bancarie con sede nel nord, che utilizzano le assicurazioni per trarre profitti da reinvestire quasi per intero nei mercati finanziari. E’ bene che anche questo si sappia, così siamo chiari sui meccanismi di funzionamento di questi meccanismi finanziari di matrice coloniale. Sosteniamo in pieno questo comitato, rintracciabile su Facebook, che riceve però un accorto oscuramento mediatico, poiché spesso le holding che possiedono le finanziarie sono le stesse che posseggono le proprietà dei media. Spingeremo quindi sempre i meridionali e non a far pressione sui politici eletti a sud, di qualunque schieramento siano, a far finire questa forma di razzismo economico mascherata da un velo di menzogne ben colorato.

Alessandro Citarella – Meridionalisti Democratici