martedì 29 marzo 2016

Bagnoli: Luigi de Magistris difende Napoli dagli attacchi di Matteo Renzi!

“Signor presidente del Consiglio, se pensa di mettere le mani sulla città lei sarà respinto, come è capitato anche ad altri, con fermezza e risolutezza”




"Presidente, Lei dovrebbe chiedere scusa alla Città per avere accumulato enormi ritardi per la bonifica, difeso gli inquinatori. Volete costruire uno scempio. Noi siamo disponibili a dialogare solo nel rispetto della Costituzione. Non le permetteremo di mettere le mani sulla Città"

Il sindaco accusa: "Noi siamo stati eletti, lei è premier con una manovra di palazzo".

Articolo de "La Repubblica" online del 29 marzo 2016 

Articolo de "Il Mattino" online del 29 marzo 2016


lunedì 28 marzo 2016

L’Osservatorio Vesuviano deve riacquistare la sua reale autonomia


Rilanciamo uno stralcio di un commento postato il 27 marzo 2016 dal Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, il prof. Giuseppe De Natale, a proposito della decisione del TAR che lo ha reintegrato alla guida della prestigiosa istituzione borbonica. La posizione espressa dal prof. De Natale, sulla necessità che l’Osservatorio Vesuviano sia realmente autonomo, farà parte del programma politico della lista civica “Meridionalisti-Napoli Capitale: de Magistris Sindaco”


A sinistra, il prof. Giuseppe De Natale

“Quanto è accaduto in questo mese, certamente paradossale, è potuto accadere perché  l'Osservatorio Vesuviano è oggi una sezione dell'INGV (ndr: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), ed ha quindi un'autonomia molto limitata. Fino al 2000, l'Osservatorio Vesuviano, uno dei più bei 'primati', questa volta 'Mondiale', del Regno Duosiciliano, fondato nel 1841, era un Ente autonomo, del comparto Università, ed un episodio come questo non sarebbe potuto accadere. 

Nel 1999 io e pochi altri Colleghi ci battemmo contro l'accorpamento nell'INGV alle condizioni disastrose imposte dalla nuova legge: si trattava di entrare, noi comparto Università, in un Ente che faceva parte del comparto Ricerca, con ruoli e livelli di inquadramento molto diversi. Ci vollero nove anni perché si provvedesse all'equiparazione dei livelli dei tecnici e degli amministrativi a quelli del nuovo comparto, mentre il personale di Ricerca venne 'congelato' in ruoli ad esaurimento, senza più prospettive di carriera interna. Ma, soprattutto, perdemmo l'autonomia; a stento riuscimmo, dopo aspre battaglie condotte da pochi di noi, a conservare il nome, glorioso e ricco di Storia: Osservatorio Vesuviano. 

Poi ci fu un progressivo declino: da 135 effettivi tutti a tempo indeterminato, l'Osservatorio passò ai 108 effettivi di oggi, di cui però 11 sono a tempo determinato. Questo accadeva mentre l'INGV vedeva più che raddoppiare il suo organico, e tutte le altre sezioni aumentavano quindi considerevolmente in effettivi. Intanto, il nostro compito Istituzionale di monitoraggio e sorveglianza delle aree vulcaniche Campane si faceva progressivamente più oneroso e più rilevante, man mano che si delineava meglio la portata sociale, economica e politica del rischio vulcanico in Campania.
Ora, quest'assurda vicenda pone in evidenza, una volta di più, il vero nodo da sciogliere, che vede l'Osservatorio Vesuviano al centro di un problema immenso, di dimensioni nazionali, europee e direi mondiali: la gestione del rischio vulcanico dell'area Napoletana. Per chi come me ha ben chiaro il problema, ed ha cercato con ogni mezzo a disposizione, in meno di tre anni, di colmare vertiginose lacune per rendere l'Osservatorio Vesuviano quanto più adatto possibile a svolgere efficacemente il suo compito centrale per la salvaguardia del territorio e della popolazione, risulta evidente che le condizioni al contorno devono cambiare radicalmente. 

Delle due l'una: o l'Osservatorio Vesuviano riacquista la sua piena autonomia, ed il suo legame imprescindibile con il territorio sotto il suo controllo, oppure l'INGV sposta decisamente il suo baricentro verso il problema vulcanico, ed in particolare verso la mitigazione dell'enorme rischio vulcanico dell'area napoletana. Se la Politica locale e regionale capirà l'importanza della posta in gioco, se riuscirà a far comprendere alla Politica nazionale l'enorme potenziale, in positivo o in negativo a seconda dell'efficacia con cui si opererà, della gestione del rischio vulcanico nelle nostre aree, allora si potranno aprire enormi prospettive di sviluppo per il nostro territorio e per l'intero Paese. 

Questa vicenda, una volta di più ma oggi con urgenza impellente, dimostra che è necessario un cambiamento drastico nella visione Politica e strategica dei compiti e dell'assetto dell'Osservatorio Vesuviano, e quindi dell'intero INGV. L'Osservatorio Vesuviano è patrimonio inalienabile del territorio e della popolazione Napoletani, e non può svolgere il suo altissimo compito senza una reale autonomia, soggetto com'è ora ad una governance lontana ed aliena dalle sue problematiche e dal suo territorio.”

domenica 27 marzo 2016

Con i lavoratori di Almaviva Contact

Non c’è pace e serenità senza giustizia sociale. In questo giorno di Pasqua il nostro pensiero va anche ai lavoratori napoletani, siciliani e romani di Almaviva Contact che lottano per il lavoro.  

Rilanciamo l’appello che abbiamo ricevuto da Annalisa Addattilo


Ciao ti chiedo di aiutarci...

Sono una operatrice di Almaviva Contact leader azienda italiana dell’outsourcing, la nostra azienda in data 21 marzo ha avviato la procedura di mobilità per 3000 esuberi per le sedi di Palermo Roma e Napoli, io lavoro in quella di Napoli e su un totale di 870 dipendenti sono stati dichiarati 400 esuberi! Questi esuberi sono frutto delle leggi italiane che permettono di delocalizzare all'estero il lavoro italiano. Per tanto i dati personali quando si chiama una call center non vengono gestiti da italiani ma da persone che non hanno le stesse leggi sulla privacy.  Ti chiedo di aiutarci a fermare questa decisione!

Mercoledì 30 marzo 2016, alle ore 9:30, i Lavoratori e le Lavoratrici di Almaviva Napoli terranno un grande presidio sotto il palazzo del Consiglio Regionale al Centro Direzionale di Napoli, per la crisi di Almaviva, coinvolgendo la società civile, il mondo del Lavoro e della cultura, ritenendo questa vertenza non solo una vertenza nazionale ma un simbolo per la nostra Città e la nostra Regione, unitamente alle organizzazioni sindacali, alle Rsu e tutti i Lavoratori per sollecitare le forze politiche del nostro territorio.  Abbiamo invitato le istituzioni locali, comunali e regionali nelle persone del Sindaco di Napoli e del Presidente della Regione Campania.

Qualora vorrai affiancarti alla nostra battaglia potrai denunciare con noi l’accaduto sulla tua pagina personale con una tua foto con questo hashtag
#iosonoAlmaviva.





sabato 26 marzo 2016

Matteo Renzi divide i governatori PD delle regioni del Sud

Divisi come vuole il presidente del consiglio...


Trivelle e Sud: Marcello Pittella, presidente della Basilicata, attacca Michele Emiliano, presidente della Puglia, perché Emiliano accusa Matteo Renzi, presidente del Consiglio, di sabotare il Referendum del 17 aprile. Mentre i due governatori del Sud si fanno la guerra, il capo del governo, il toscano Renzi, ride. Sono tutti del PD.


--Ecco il vergognoso articolo di Marcello Pittella pubblicato il 25 marzo 2016:
Caro Michele stai sbagliando, sulle trivelle basta attacchi al governo

Rispondiamo a Marcello Pittella e a tutto il PD toscopadano con una chiara indicazione di voto:


giovedì 24 marzo 2016

Il TAR rende giustizia al prof. Giuseppe de Natale: il commissariamento dell’Osservatorio Vesuviano è illegittimo!!!

E’ con immenso piacere che i Meridionalisti Democratici-federalisti europei annunciano che lo scienziato meridionale e meridionalista, il prof. Giuseppe de Natale, è di nuovo alla guida del nostro prestigioso istituto fondato da Ferdinando II di Borbone, l’Osservatorio Vesuviano!
Riportiamo il commento che il prof. de Natale ha postato su Facebook questa sera (24 marzo 2016):
Cari amici,
da oggi sono di nuovo Direttore dell'Osservatorio Vesuviano. Tutte le terribili accuse contenute nella delibera INGV del 17/2/2016, con la quale l'Osservatorio Vesuviano veniva commissariato, si sono già rivelate false ed inconsistenti. Ovviamente, chi tali accuse ha formulato ed ha permesso che esse venissero (giustamente) riportate dai media, ne risponderà nelle sedi opportune. Oggi è stato compiuto, dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania in seguito ad un mio ricorso, il primo importante passo verso la riabilitazione della mia immagine, fortemente ed ingiustamente lesa. Resta purtroppo l'amarezza per un atto che ha fortemente offuscato l'immagine e la Storia di un'Istituzione gloriosa ed importantissima: l'Osservatorio Vesuviano, primo Osservatorio Vulcanologico al Mondo, che in 165 anni di Storia illustre ha sempre annoverato “Direttori”, spesso illustrissimi, e mai “Commissari”. Faccio a tutti voi, alle vostre famiglie e ai vostri cari, i miei migliori Auguri di Buona Pasqua, che insegna appunto che chi ha fede e perseveranza, e cammina sulla retta via, non può che vincere, sulla morte e sull'oscurità dell'animo umano. -- Giuseppe de Natale



Da sinistra, Alessandro Citarella, coordinatore campano dei Meridionalisti Democratici, Nicola Olivieri, presidente dell’Associazione per il Meridionalismo Democratico (AMD), e il prof. Giuseppe de Natale, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, durante una conferenza sulla geotermia a Pozzuoli, 8 luglio 2016.

lunedì 21 marzo 2016

Il vessillo duosiciliano rientra al San Paolo dalla porta principale

Nella foto, lo striscione del Club Napoli Due Sicilie e una grande bandiera identitaria, durante la partita Napoli - Genova del 20 marzo 2016 (foto di Nicola Capone)

Con la creazione del Club Napoli Due Sicilie, il vessillo identitario è rientrato a pieno titolo nello Stadio San Paolo. Quando i meridionalisti fanno squadra, vincono ...

martedì 8 marzo 2016

Sinn Fein cresce e diventa il terzo partito in Irlanda


I risultati delle elezioni del 26 febbraio 2016

Nelle elezioni del 26 febbraio 2016 in Éire ha vinto il partito conservatore Fine Gael con il 25,5 %, davanti al partito centrista Fianna Fáil al 24,5 %. Il partito progressista, Sinn Féin, chiude le elezioni facendo un importante balzo in avanti passando dal 9,9 % delle elezioni del 2011 al 13,8 % di oggi.  I Meridionalisti Democratici sono ben felici del successo di Sinn Féin con cui condividono la visione di un’Europa federale dei Popoli e non quelle delle banche.  Sinn Féin, fondato nella sua forma originaria nel 1905, oltre a battersi per unire politicamente l’isola irlandese, ricongiungendo all’Éire la provincia dell’Ulster, una colonia inglese, lotta e fa proseliti contro le politiche antisociali attuate dai governi che hanno voluto favorire le banche, mettendo in atto le infauste direttive della troika europea che, negli ultimi cinque anni hanno devastato paesi come la Grecia.  Sinn Féin è oggi il terzo partito in Éire ed è il secondo nell’Ulster occupato.

Nel 2011, il Fine Gael vinse le elezioni in Éire e costituì assieme ai laburisti, che arrivarono secondi, una forte maggioranza di governo. Il Fianna Fáil, uno storico partito conservatore che da sempre è a favore dell’unità nazionale fra Éire e Ulster, arrivò terzo.

Secondo un acuto commento de “Il Guardian”, mentre oggi l’economia cresce a buon ritmo, il tasso di disoccupazione è tornato sotto il 10 per cento e dopo anni di tagli di bilancio il governo ha finalmente riportato il debito pubblico sotto il 100% del Pil, le condizioni di vita dei cittadini irlandesi è peggiorata drasticamente.  Se le autorità economiche europee si aggrappano all'esempio dell’Irlanda per dimostrare che le loro ricette di austerità possono funzionare, la popolazione irlandese punisce alle urne chi le ha attuate ed in primo luogo l’ormai ex primo ministro Enda Kenny.
Oggi, pur avendo vinto le elezioni, Fine Gael e Fianna Fáil, quali primo e secondo partito, unendo le forze non raggiungono la maggioranza del 50% per governare.  Sarà difficile fare accordi con altre formazioni perché la frammentazione è forte e nessuna possibile coalizione maggioritaria sembrerebbe possibile. Nel frattempo, in Éire Sinn Féin avanza…