I
Meridionalisti Democratici sono
quotidianamente
impegnati per la rinascita
ed
il rilancio materiale culturale e morale del
Meridione,
attraverso la valorizzazione delle
Nostre
risorse umane e naturali.
L’azione
politica è ispirata alla
democrazia
partecipata
la
storia insegna …………. il futuro lo costruiamo noi
--Arch. Fortuna Iannone, candidata dei Meridionalisti Democratici a Portici nella lista civica "Una Scelta Condivisa" con Salvatore Iacomino sindaco,
I programmi elettorali
somigliano, nel migliore dei casi, ad un libro dei sogni. Nel peggiore,
purtroppo, sono il frutto di un copia/incolla.
Il nostro primo impegno,
al contrario, è quello di essere molto chiari e diretti verso gli elettori ed i
cittadini porticesi.
Se è vero che Portici ha
subito una devastazione territoriale ai tempi della speculazione edilizia è
altrettanto vero che dopo circa 50 anni della città "vecchia" è
rimasto non solo il ricordo ma anche una consistente realtà sia in termini di
assetto urbano, sia di presenza culturale e sociale, che fanno del nostro
territorio un interessante caso di potenziale sperimentazione di un'idea nuova
di città.
Questo, però, sarà
possibile solo ed esclusivamente se gli elettori sapranno dire di NO alla
guerra per bande al seguito di leader autoreferenziati che hanno costretto
Portici a subire anni di malgoverno con risultati che sono sotto gli occhi di
tutti.
CHE FARE?
Sostituire l'attuale
politica dell'intervento per parti, tipica della visione del potere
colonizzatore, con la pratica politica identitaria che parte dal fabbisogno della
città intera per:
- Garantire il recupero della propria identità ristabilendo equilibrio e continuità
- Eliminare l'odioso dualismo fra "centro" e "periferia"
- Definire le priorità di intervento
- Delineare le linee guida degli interventi secondo gli indirizzi necessari per accedere ai fondi europei
- Mettere in sicurezza l'intero territorio cittadino
- Recuperare e rivalutare il patrimonio artistico e culturale
- Riqualificare e rigenerare antichi manufatti urbani che da antiche eccellenze sono state degradate a ruderi
- Reintegrare la città storica con quella figlia della speculazione attraverso un approccio scientifico innovativo
- Migliorare i servizi rendendo pubblici quelli essenziali in particolare la gestione dell'acqua, togliendo alla GORI il monopolio privato ed applicando la legge scaturita dal referendum
- Rifunzionalizzare il trasporto pubblico, individuando aree strategiche di smistamento, che riescano a coprire il fabbisogno dell'intero territorio cittadino.
- Programmare interventi mirati per il benessere dei cittadini a seconda delle fasce di età.
COME FARLO ?
Il nostro impegno è
quello di preparare una lista elettorale formata da candidati che rispondano a
2 criteri: ONESTA’ e COMPETENZA.
CON CHI FARLO ?
I giochini di potere
vecchi o nuovi NON CI INTERESSANO.
Non abbiamo preclusioni
"ideologiche" ma ci siederemo al tavolo della discussione solo con
chi è realmente interessato al bene comune, altrimenti andremo da soli.
"LA STORIA INSEGNA………… IL FUTURO LO
COSTRUIAMO NOI"
Perché ………non è possibile
ben Amministrare ciò che non si conosce, perché ………"far ripartire",
"far rinascere", "ribellarsi" non sono condizioni
accettabili per una città che mai ……. avrebbe meritato di fermarsi.
Meridionalisti
Democratici perché:
Uno degli obiettivi
fondamentali è quello di ambire al raggiungimento di quell'"idea di
città" che sarà in grado di restituire dignità e vivibilità ai luoghi del
nostro vivere quotidiano.
Si ipotizza di sostituire
l'attuale modo di intervenire sui nostri territori, basato su un idea di
"città per parti", con un cambiamento di tendenza, che partendo dal
considerare la "città intera", spinga ad operare in funzione del suo
reale fabbisogno, elemento indispensabile e fondamentale per poter delineare
una politica che:
- Stabilisca la priorità del riuso di aree e manufatti dismessi,
- Definisca le generali priorità di intervento,
- Tenda ad individuare una progettualità da utilizzare all'occorrenza e in tempi utili per non perdere eventuali fondi europei.
- Possa ristabilire fra le parti, equilibrio, continuità e recupero della propria identità
- Possa lenire le differenze tra centri cittadini e periferie urbane fino al graduale annullamento del concetto stesso di periferia, ormai obsoleto, soprattutto per le città di media e piccola estensione.
Questo nuovo modo di
operare basato su un agire con metodo, pone il suo fondamento sulla necessità
di dotarsi di uno Strumento di Analisi che consenta di predeterminare strategie
per individuare e finalmente avviare adempimenti finalizzati a:
- Messa in Sicurezza Generale del Territorio,
- Recupero e Rivalutazione del Patrimonio Culturale,
- Riqualificazione e Rigenerazione Urbana di Manufatti e Aree, sia di Eccellenza che di Qualità Ambientale
- Reintegro di interventi pregressi ormai consolidati, anche di natura speculativa, che al fine del ripristino dell'equilibrio della città intera, non dovranno più essere ignorati.
In questa direzione una
delle principali priorità dell'Amministrazione Locale, dovrebbe essere quella
di adoperarsi affinché si provveda ad eliminare il degrado dilagante in cui
versano sia Aree che Fabbricati Pubblici
e Privati, quello che, in sostanza, rappresenta il "circostante" di
un territorio cittadino, al fine di restituire dignità e decoro architettonico,
nel nostro caso specifico, alla città Portici, che, in tal caso, avviandosi
verso la possibile risoluzione delle criticità evidenti, potrebbe identificarsi
come "Modello di Riferimento" per la graduale riduzione delle
criticità di tutta l'Area Metropolitana di Napoli, della Città di Napoli e di
tutta l'Area Vesuviana, contribuendo, alla risoluzione delle criticità delle
Città in generale.
A tal proposito, volendo
prendere ad esempio proprio la città di Napoli, è lecito affermare che
l'eccellenza costituita dalle Stazioni dell'Arte, se non inserita in interventi
più strutturati per il territorio circostante, non sarà in grado di far
emergere lo splendore delle bellezze che conserva il territorio e le stesse
Stazioni dell'Arte potrebbero subirne le conseguenze, restandone offuscate di
riflesso.
…….. tutte queste
considerazioni dovrebbero ruotare intorno alla convinzione che non è possibile
ben Amministrare ciò che non si Conosce, ma, soprattutto, su un unico e solo
dato ormai scontato: l'operato di una "Buona Amministrazione" è
destinata a riflettersi nel bene e nel male su quello che, generalmente, riesce
a realizzare sul territorio!!!!......
Quello che resta da dire,
è che "una serie di coincidenze coincidenti" ci ha fatto ritrovare
qui.... a decidere di doverci mettere la faccia per cercare di raggiungere lo
scopo..... qui……. in un momento tanto particolare di questa Società Civile,
praticamente allo sbando, dove quello che dovrebbe emergere è un doversi
attivare, senza permettersi più il lusso di sbagliare, come necessità che
impone, in qualche modo, anche di mettere da parte, le proprie radicate
ideologie, soprattutto perché un’evidenza dei fatti ci conferma che stiamo
vivendo una condizione dove tutto non deve più essere visto come problema
politico, inteso nel senso "affaristico" del termine, ma, piuttosto,
come questione di civiltà.
Grazie!
Fortuna Iannone