sabato 15 giugno 2013

Amianto ad Avellino: Bonifiche e Registro Tumori subito !

“Il Fatto Quotidiano” dell’11 giugno 2013 ha pubblicato la notizia che la Procura della Repubblica di Avellino ha posto sotto sequestro, con procedura d’urgenza, le rovine del complesso dell’ex Isochimica perché l’amianto abbandonato nell’area rappresenta ormai un gravissimo pericolo per la salute e l’incolumità pubblica.
L’ex Isochimica si trova a Pianodardine, una frazione di Avellino, dove sono ubicate diverse altre fabbriche, attualmente attive.


Ex Isochimica Avellino - Carrozze  ferroviarie con amianto
Secondo un documento della Procura, si è in presenza di una vera “bomba” che va disinnescata, perché le fibre di amianto possono liberarsi nell’aria, raggiungendo le abitazioni che si affacciano sulla via di ingresso dell’ex fabbrica, la scuola elementare che si trova a meno di cento metri in linea d’aria, e la Stazione Ferroviaria che si trova a circa duecento metri. Secondo il giornale, al momento si contano nove operai morti e 140 ammalati a causa dell’amianto trattato dalla fabbrica, che negli anni ottanta aveva ripulito dall’amianto circa 2.500 carrozze delle Ferrovie dello Stato, che poi veniva interrato “a mani nude” nel complesso dello stabilimento o impastato in cubi di cemento lasciati per anni alle intemperie.
Ex Isochimica Avellino- Lapide a ricordo dei lavoratori morti, vittime dell'amianto
Il procuratore della repubblica Rosario Cantelmo ha messo sotto indagine ventiquattro persone, fra cui l’anziano ex titolare di Isochimica, Elio Graziano, l’ex sindaco della città Irpina, Giuseppe Galasso, assieme alla sua vecchia giunta, di cui faceva parte anche il deputato di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL), Giancarlo Giordano. La procura contesta agli indagati reati che vanno dal disastro ambientale colposo alla cooperazione colposa in disastro.

I Meridionalisti Democratici denunciano la politica del ricatto che le autorità politiche italiane hanno messo in atto nei nostri territori, dove troppo spesso avviene un baratto “salute-lavoro”. Non è accettabile che una popolazione debba scegliere fra il diritto alla salute e alla vita e il diritto al lavoro, come è successo a Pianodardine, o come sta succedendo oggi a Taranto, nel caso dell’Ilva. Tanti avellinesi, come tanti tarantini, sono morti in nome di una unica opportunità di lavoro. Nel caso dell’Isochimica, come in tante altre realtà nei nostri territori, una volta finito il lavoro e finiti i lucrosi guadagni per la proprietà, scompaiono dirigenti e proprietari, lasciando dietro una lunga scia di morte e malattia, la distruzione dell’ambiente e un’economia a pezzi.

I Meridionalisti Democratici chiedono due interventi immediati da parte dello Stato Italiano, proprietario delle carrozze delle Ferrovie da cui è stato rimosso l’amianto. Il primo è di bonificare l’intera area dell’ex stabilimento a sue spese, rivalendosi semmai in un secondo momento contro chi vorrà indicare la magistratura. Il secondo è di far partire il Registro dei Tumori per la Provincia di Avellino.

I Meridionalisti Democratici invitano i cittadini irpini ad incalzare i Parlamentari eletti in Campania affinché prendano le iniziative necessarie per la bonifica e per far partire il Registro. Quei Parlamentari che non vorranno sostenere le giuste richieste da parte delle nostre popolazioni, devono essere smascherati affinché siano puniti alle prossime elezioni politiche.

Il Coordinamento Regionale dei Meridionalisti Democratici

Ex Isochimica Avellino - Blocchi di cemento contenenti amianto