domenica 15 dicembre 2013

La Grande Distribuzione Organizzata all’attacco dei prodotti di qualità

La Grande Distribuzione Organizzata (G.D.O.) sta conquistando sempre maggiore spazio nel settore del commercio, mettendo in crisi i piccoli commercianti, gli artigiani e gli imprenditori impegnati nella filiera dei prodotti di qualità in tutti i paesi europei.  
La strategia adottata dalla G.D.O. di creare veri e propri “distretti commerciali”, dove sono presenti diversi punti vendita, cinema multisala, ristoranti e pub, palestre e centri benessere, inglobati nello stesso complesso, con ampi parcheggi e situati in zone facilmente raggiungibili, vicino alle uscite autostradali o alle stazioni ferroviarie, sta favorendo anche la pericolosa trasformazione del “cittadino del centro storico” in “consumatore del centro commerciale”, dove l’attenzione è rivolta sempre di più verso la convenienza dell’acquisto di beni primari e di quelli che soddisfano i bisogni indotti dalla pubblicità, piuttosto che verso la protezione del bene comune e dei diritti dei cittadini. 
La strategia economica di sviluppo della G.D.O. rischia di distruggere completamente sia la produzione locale di qualità, sia lo stile di vita di intere comunità, portandole a vivere all’interno di immensi distretti commerciali standardizzati, identici o quasi fra loro, indipendentemente dal sito geografico.

Una seria politica meridionalista deve includere, in maniera sistemica, la tutela della filiera della produzione locale di qualità, l’acquisto a “chilometro zero”, la valorizzazione dei centri cittadini, la tutela e il godimento della bellezza dei paesaggi, e la generale qualità della vita, intesa come elemento fondamentale della ricerca della felicità.   
I Meridionalisti Democratici colgono l’occasione delle prossime festività di fine anno per denunciare che la Grande Distribuzione Organizzata sta continuando nel suo lavoro di sistematica distruzione sia della filiera dei prodotti di qualità, sia dello stile di vita dei meridionali.  L’attacco contro la filiera di qualità sta contribuendo a far perdere molti posti di lavoro nei settori che vanno dalla produzione alla vendita al consumatore.  La creazione di vasti distretti commerciali contribuisce in modo significativo anche ad impoverire i centri storici con tutte le attività ricreative e di vendita connesse. La qualità della vita dei cittadini, spostando il luogo dedicato al tempo libero dai centri storici, dalle campagne, dal mare, alle zone standardizzate e ingabbiate dei distretti commerciali, è destinata a scendere e a divenire alienante e sottomessa all’offerta della G.D.O.

I Meridionalisti Democratici invitano i cittadini ad acquistare beni, prodotti e servizi adottando i principi del “chilometro zero” cercando di favorire la produzione locale il più possibile, riducendo così l’inquinamento da trasporto e anche l’emorragia finanziaria creata dallo spostamento di denaro dal Sud verso i proprietari della G.D.O., i quali, al momento, sono prevalentemente del Nord Italia se non addirittura francesi, tedeschi ed olandesi (fonte Federdistribuzione).

I dolci natalizi campani, siciliani, pugliesi, calabresi, lucani, molisani, abruzzesi e del basso Lazio riflettono una grande varietà di tradizioni storiche, religiose e di popoli che hanno lasciato nei nostri territori segni del loro passaggio.  Consumando e regalando prodotti dei nostri territori potremo dare un segnale che è possibile battersi contro le imposizioni della GDO, riuscendo a spezzare le catene della pubblicità che crea bisogni indotti. 

Con questo spirito invitiamo i nostri iscritti, simpatizzanti ed amici ad acquistare prodotti locali, senza cadere in ridicoli settarismi e estremismi contro prodotti di qualità provenienti da altri territori. Sicuramente non saremo fra quelli che acquisteranno i soliti panettoni e pandori di bassa qualità propinati dalla G.D.O., addirittura sotto costo, con il chiaro intento di distruggere la produzione meridionale.  Saremo invece fra quelli che celebreranno le prossime festività consumando e regalando vini e dolci prodotti rigorosamente locali, ma non cadremo nemmeno nell’assurdo di rifiutare un dolce o un vino di qualità offerto da cari amici di altri territori.