giovedì 16 febbraio 2017

L’aeroporto di Salerno deve “decollare”

Il potenziamento dell’aeroporto di Salerno è fondamentale per lo sviluppo del turismo in Campania

La Campania ha da sempre una forte vocazione turistica grazie alle bellezze che la caratterizzano, siano esse naturali che architettoniche, ma in rapporto alla popolazione e dal bacino di influenza rivela una forte carenza di infrastrutture aeroportuali.
 
In termini di accessibilità e tempi soltanto l’aeroporto di Salerno è in grado di soddisfare in modo efficiente la domanda di trasporto aereo in outgoing per i comuni della provincia di Salerno verso destinazioni internazionali. In incoming è invece strategico per i passeggeri che intendono raggiungere prestigiose mete come Paestum, Velia e la Certosa di Padula, inseriti a pieno titolo nel patrimonio UNESCO e al Cilento, dotato di eccellenze naturalistiche, archeologiche ed enogastronomiche. Tali effetti sono estendibili anche ai comuni delle Province di Avellino e di Benevento, oltre che di Potenza (che dista circa 20 minuti dal confine della provincia).
In sintesi, per i territori citati si riscontrano:
  • Migliore accessibilità;
  • Stimolo alla crescita territoriale, sociale ed economica;
  • Miglioramento della fruizione dei servizi di emergenza e protezione civile;
  • Decongestionamento e supporto dell’aeroporto di Napoli.
Ma lo scalo, situato tra i comuni di Bellizzi e Pontecagnano Faiano, a 21 km da Salerno, non è tra gli aeroporti certificati ENAC ed è utilizzato solo per aviazione generale, non essendovi presenti voli di linea.
Nel 2007, l'aeroporto è stato adeguato per sviluppare il traffico civile su larga scala, con quattro banchi check-in, due aree di imbarco, nastri bagagli e sale d'aspetto. La pista, che dispone del sistema radiofaro VOR, di radioassistenza VDF e di un sistema luci e apparecchiature per semplificare le manovre di atterraggio, è stata allungata per un totale di 1.654 metri e se ne prevede l’allungamento fino a 2.400 per consentire l’atterraggio di aeromobili di maggiore stazza utilizzati dalle maggiori compagnie aeree low cost che hanno manifestato grande interesse per operare nello scalo per effetto di una intelligente politica di sviluppo internazionale dei regional airport.
Tracciando una breve cronistoria dello scalo occorre ricordare come i voli di linea sono iniziati nel 2008, con la compagnia OrionAir che ha operato dal 2 agosto 2008 al 18 dicembre 2008 (Milano, Barcellona e Bucarest), seguita dal 27 luglio 2009 al 7 maggio 2010 dalla compagnia Air Dolomiti (Verona). Dal 1º dicembre 2010 al 23 marzo 2012 ha poi operato la compagnia Alitalia (Milano e Roma). Da giugno a ottobre 2012 hanno operato le compagnie Skybridge AirOps, Air Dolomiti, Danube Wings (Milano, Catania, Olbia, Verona e Monaco di Baviera).
Con Decreto 17 settembre 2015, n. 201 - recante “l'individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, a norma dell'articolo 698 del codice della navigazione”, Salerno è stato confermato nel Piano Nazionale Aeroporti tra gli scali di interesse nazionale con un ruolo di complementarietà per decongestionare il traffico di Napoli, considerati i limiti di saturazione del medesimo ed in previsione dell’aumento dei volumi di traffico nei prossimi anni, per operare voli charter, leisure, il low cost e il cargo, sulla base di interventi di adeguamento e allungamento della pista e anche di azioni di integrazione con lo scalo partenopeo.
Le peculiarità dello scalo, in base agli studi effettuati, sono senza dubbio la competitività, complementarietà e non ridondanza nell'ottica di un sistema multi-aeroportuale, in cui gli scali di Napoli e Salerno non devono assolutamente essere in competizione, ma complementari rispetto alle esigenze dei residenti dell’intero territorio campano, per cui non è peregrina, per ottimizzare la sinergia tra due aeroporti, così vicini tra loro, l’ipotesi di un gestore unico sul modello degli altri sistemi aeroportuali.
Sono positivi i numeri riscontrati nel traffico charteristico nell'estate appena trascorsa. L’aeroporto di Salerno è risultato “alternativo” in un’ottica di spartizione del traffico di fronte ad una domanda interregionale di trasporto aereo.
Dopo la recente riforma portuale, che ha istituito l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, è giunta l’ora di ipotizzare un Sistema Aeroportuale Campano, per cui si rende necessario che le due infrastrutture siano potenziate (allungamento della pista dell’aeroporto, e dragaggi per il porto). Se si apporteranno tali migliorie potremmo finalmente parlare di rete infrastrutturale “sociale” con positive ricadute economiche sul territorio e conseguente miglioramento della qualità della vita.
Alla luce di quanto asserito non vi è nessuna concorrenza con Napoli stante le sostanziali differenze strategiche ed infrastrutturali tra i due scali che potranno in futuro lavorare in regime di complementarietà.
Di recente il CdA della società di gestione ha approvato il progetto definitivo del completamento infrastrutturale contenente il potenziamento e l'allungamento della pista nonché l'acquisizione delle aree necessarie al progressivo ampliamento a 2.400 m. Il quadro economico complessivo delle opere è pari ad € 40 milioni (derivanti dal c.d. «Sblocca Italia»).
Il progetto è attualmente sottoposto all'attività di verifica prescritta dalla vigente normativa e successivamente all'approvazione di ENAC. Il CdA ha, infine, disposto la presentazione dello Studio di Impatto Ambientale al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Per la concessione totale dell’intero sedime aeroportuale si è in attesa dell’agognata firma del Ministero dell’Economia e delle Finanze che deve esprimere parere vincolante.
Dopo questa fase di start –up è tempo ormai che si proceda ad un nuovo bando internazionale di privatizzazione delle quote consortili in maniera tale da restare nel Piano Nazionale Aeroporti e far diventare lo scalo un’impresa in grado di produrre utili affidando la gestione a chi ha il know-how per svilupparne in modo definitivo le potenzialità senza alterare gli equilibri con lo scalo partenopeo in un’ottica di crescita esponenziale dell’offerta di trasporto aereo in Campania.
l’Avv. Anna Ferrazzano è stata nominata, su indicazione del Comune di Salerno e dopo il via libera anche di Camera di Commercio di Salerno e della Regione Campania, nuovo Presidente del Consorzio Aeroporto di Salerno, ente che supporta le scelte di indirizzo della società di gestione. La nomina della Ferrazzano è stata formalizzata lo scorso 30 dicembre. Certamente il percorso che l’avv. Ferrazzano dovrà affrontare per contribuire alla realizzazione degli obiettivi industriali dello scalo salernitano e renderlo competitivo non è dei più semplici e ne siamo consapevoli. Per questo motivo i Meridionalisti Democratici--Federalisti europei augurano al nuovo presidente Anna Ferrazzano e al suo staff buon lavoro, con la speranza di vedere presto i frutti dell’impegno profuso per il bene di Salerno e un aeroporto che possa finalmente “decollare” pienamente.
--i Meridionalisti Democratici di Salerno