venerdì 15 marzo 2013

17 marzo 2013, i Meridionalisti Democratici ricordano i morti del Regno delle Due Sicilie.


In questa triste data c’è chi festeggia l’anniversario della cosiddetta unità d’Italia e chi, invece, ricorda tanti morti ed una vita da colonizzati che si perpetua ancora oggi da 152 anni, nella totale menzogna storica, forse unica nel panorama mondiale.

Il “Risorgimento” c’è stato, ma solo per quei piccoli e poveri stati del centro-nord della penisola, ed in primo luogo per il cosiddetto Regno di Sardegna, governato dai Savoia, che prima del 1861 pativano arretratezza, povertà ed erano subissati da enormi debiti finanziari. Con l’aggressione contro il Regno delle Due Sicilie e con la creazione del Regno d’Italia, i Savoia e il governo piemontese hanno potuto spolpare i nostri territori e trasferire la ricchezza dai nostri territori a quelli del centro-nord, creando benessere e sviluppo a nord e relegando il Sud a una condizione di subalternità coloniale.

Oggi, con il lavoro fatto da coraggiosi ricercatori, storici, giornalisti, scrittori e semplici militanti, la storiella dell’unità d’Italia e del cosiddetto risorgimento non regge più. La vera storia, quella dei nostri morti, della spoliazione delle nostre terre, delle ondate di emigrazioni, della grandezza del nostro Stato sovrano e indipendente barbaramente aggredito e occupato, non si può più contestare senza cadere nel peggior negazionismo.

I Meridionalisti Democratici propongono che il 17 marzo di ogni anno divenga una giornata della memoria, affinché si ricordi con fierezza chi siamo stati, come siamo stati vilmente aggrediti e occupati, e si commemorino i nostri compatrioti che hanno combattuto contro l’aggressore, con il sacrificio di migliaia di combattenti regolari e civili, e con migliaia di morti nella popolazione, cercando di trasformare questo ricordo e la commemorazione in una forte azione politica per il rilancio e il riscatto dei nostri territori.

Una reale e sincera commemorazione, tuttavia, richiede che i militanti delle diverse formazioni politiche e delle associazioni che si battono per i nostri territori trovino un accordo di minima che rispetti la pluralità delle posizioni nel mondo meridionalista, autonomista e indipendentista. Purtroppo, quest’anno, mentre si organizzava una manifestazione unitaria, c’è chi ha voluto strumentalizzare la commemorazione per forzare posizioni non condivise e per attaccare personaggi pubblici stimati da gran parte del mondo meridionalista come Pino Aprile e Lino Patruno, cui vanno la nostra solidarietà e la nostra stima. Pertanto, con grande rammarico, i Meridionalisti Democratici non saranno presenti all’evento organizzato da alcuni movimenti per il 17 marzo 2013 a Napoli.

Alessandro Citarella - Coordinatore Campania dei Meridionalisti Democratici