Il convegno “Campi Flegrei 2020 --
dalla terra dei veleni alla terra del riscatto” si è tenuto il 12
ottobre 2013, dalle ore 10,30 alle 13,30, a Pozzuoli (Napoli) presso
il complesso Agave. Lo scopo degli organizzatori del Convegno è
stato di gettare le basi per sviluppare una visione per il futuro dei
Campi Flegrei, partendo dalle cause storiche delle condizioni
attuali, fotografando lo stato del territorio, proponendo una via per
valorizzare le sue risorse, secondo la vocazione naturale dei suoi
abitanti e nel rispetto della legalità.
Il convegno, organizzato
dall’Associazione per il Meridionalismo Democratico, dal Centro
Studi Sandro Pertini e da Freebacoli, con il patrocinio della
Provincia di Napoli, è stato moderato dal giornalista flegreo CiroBiondi. Prima dell’inizio dei lavori, la platea ha osservato un
minuto di raccoglimento per ricordare gli immigranti morti durante
gli ultimi dieci giorni nel tentativo di raggiungere l’isola di
Lampedusa.
Il giornalista de
“Il Mattino” Gigi Di Fiore ha aperto il convegno con cenni
storici su come la “malaunità” italiana ha creato alcuni
presupposti che impediscono un reale sviluppo dei nostri territori.
Di Fiore, di recente ritorno da Lampedusa ha trovato assonanze fra la
“terra dei veleni” e gli sbarchi degli immigranti a Lampedusa,
ricordando che sempre un sud più a sud.
Dopo l’intervento di Di Fiore, è
stato proiettato un video prodotto da Marco Fantasia che paragona le
condizioni preunitarie dei nostri territori, con le eccellenze
raggiunte in diversi campi, con lo sfacelo generale che l’unità ha
portato a Napoli e a tutto il Sud.
Il sociologo dell’Università di
Bari, Prof. Giuseppe Tribuzio, ha messo in risalto l’importanza di
una rivoluzione culturale nei nostri territori basata
sull’acquisizione della conoscenza. Per Tribuzio, la conoscenza è
potere.
Il Prof. Vincenzo Crosio ha descritto
il rapporto fra economia, intervento dello stato e colonizzazione nei
nostri territori.
Il dottor Nicola Olivieri, medico del
lavoro, ha descritto l’avvelenamento delle terre e delle acque dei
Campi Flegrei citando dati che emergono dalle varie inchieste
condotte dalla magistratura e dalle altre autorità.
L’ingegnere Mario Laurino ha discusso
come le bonifiche possono essere un motore di sviluppo dei Campi
Flegrei, mentre il geologo Andrea D’Oriano, ha relazionato sulla
geotermia come risorsa del territorio.
L’ultimo relatore, il dott. Josi
Gerardo Della Ragione, ha presentato una relazione sul tema “Bioparco
e Biodistretto dei Campi Flegrei”.
Dopo l’ultimo relatore sono
intervenuti una decina di rappresentanti delle associazioni e
movimenti che operano sul territorio.
Anthony M. Quattrone, presidente della
Scuola Internazionale di Napoli, ha concluso i lavori con un
intervento riassuntivo, lanciando la sfida ai movimenti e alle
associazioni di passare a una nuova fase dell’impegno per il
rilancio e il riscatto dei nostri territori, attraverso lo sviluppo
di una visione condivisa di quello che dovrebbero essere i Campi
Flegrei del 2020.