Ora che elezioni per il Parlamento Europeo sono finite e gli
analisti analizzano numeri e dati, mentre i leader dei maggiori raggruppamenti
politici europei decidono la composizione delle alleanze e la suddivisione
degli incarichi istituzionali, da quello di Commissario Europeo a quello di Presidente
del Parlamento Europeo, ricordiamo ai nostri iscritti, simpatizzanti e amici che il
nostro movimento contiene nel suo nome, dopo le parole “Meridionalisti Democratici”, un
trattino con due altre parole: "federalisti europei".
Nel nostro statuto, al secondo punto,
dichiariamo che
“Il Partito s’ispira ai principi fondamentali del
meridionalismo, della democrazia repubblicana, della libertà dell’individuo,
dello stato di diritto, delle pari opportunità di tutti i cittadini, della
libertà d’impresa mediata dalla tutela dello Stato nei confronti dei soggetti
più deboli, della separazione fra stato e religione, del federalismo solidale
europeo come espresso nel Manifesto di Ventotene, del rispetto dell’ambiente e
di tutte le specie animali, e dell’autodeterminazione dei popoli , nel pieno
rispetto dei diritti dell'Uomo.”
Il Manifesto di Ventotene fu redatto dagli antifascisti
Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni durante il periodo di
confino negli anni quaranta, presso l'isola di Ventotene. L’Europa che il nostro
movimento vuole è quella che si basa sul Manifesto di Ventotene: una Europa
solidale e attenta ai bisogni dei popoli, non quella delle banche e dei grandi gruppi finanziari.