giovedì 1 dicembre 2016

L’inutile referendum costituzionale per il Sud


Il 4 dicembre prossimo si voterà un referendum che dovrebbe cambiare alcuni articoli della carta costituzionale italiana.
Diciamo chiaramente che non ci piace stare in compagnia di guelfi o ghibellini, infatti siamo stati lontani dai due comitati referendari poiché da una parte e dall’altra degli schieramenti sono presenti personaggi e soggetti politici davvero inguardabili o inqualificabili, specialmente per quanto riguarda le politiche che hanno adottato contro il Sud. 
 
In realtà, qualche miglioramento a livello funzionale è contenuto nella proposta di cambiamento costituzionale, ma dall’altra parte questi viaggiano assieme a alcuni netti peggioramenti per chi rappresenta la società civile o, soprattutto, per movimenti politici piccoli e indipendenti, ma organizzati ed in crescita, specialmente quelli legati al territorio, come nel nostro caso. Ci costringono, quindi, a “bere o ad affogare”, come è diventata la procedura decisionale italiana degli ultimi anni.
 
Questa volta, in perfetta linea con il concetto del “bastone e della carota”, si lega il risultato referendario all'erogazione dei fondi pubblici, a secondo del volere del premier. Quei soldi dovrebbero essere già dei territori, dei cittadini che pagano le tasse, senza alcuna necessità di “Patti per Napoli” o “Patti per il Sud”, senza creare strani rapporti fra il Premier e i Governatori “amici”, disposti poi a fare da “distributori” dei fondi.
 
Nel frattempo, mentre siamo distratti dal referendum, su un binario separato, il sistema elettorale è stato stravolto, in linea con il desiderio dei maggiori partiti nazionali, che vorrebbero un sistema bipolare, con due partiti, al massimo con una terza scelta, la quale potrebbe sostituire una dei due se dovesse diminuire la propria influenza elettorale, rendendo inutile qualsiasi altra proposta.
 
Il referendum costituzionale arriva dopo che abbiamo subito diversi governi caratterizzati dalla politica liberista, partendo da Berlusconi, passando per Monti, per arrivare a quello attuale di Renzi, e non sappiamo cosa avremo più avanti, intanto lo stato sociale continua ad essere sgretolato. I fatti sono questi, e per il Sud, nulla. Le politiche sociali e quelle dei diritti sono state portate quasi a livello di mance e opere di carità, il diritto lascia il posto ai profitti, l’interesse della collettività passa in subordine, dopo quelli dei potenti gruppi finanziari, anche stranieri, che ficcano il naso indisturbati, e sempre di più, negli affari del voto italiano, con la condiscendenza dei “leader” politici.
 
Avremmo voluto vedere l'allineamento degli “stipendi” dei parlamentari al livello medio europeo dei paesi più ricchi, e di conseguenza almeno di dimezzarli, assieme al taglio netto e drastico delle “indennità”, vergognosamente diseguali rispetto al cittadino che paga le spese.
 
Il Senato per noi va abolito del tutto utilizzando al suo posto una branca della corte costituzionale per verificare, in modo indipendente ed in tempi ristretti, che le leggi promulgate siano valide.
 
Per il Sud, ci saremmo aspettati una proposta onesta, come ad esempio la costituzione di un organismo macro-regionale che deliberasse, con un calendario ed un crono-programma, sorvegliati dallo stato centrale, quanto occorre a riportare nella media italiana disoccupazione, tasse, infrastrutture, reddito, emigrazione, istruzione e quant’altro ci occorra. Cioè, tutte quelle cose che lo stato centrale ha disatteso, volontariamente prima, e a causa del “libero mercato” oggi, alternando il centralismo statale al federalismo di vantaggio per il nord.

Per metodo scelto dal governo Renzi, per il contenuto di alcune proposte di modifica della Costituzione, per la mancanza di qualsiasi proposta che rafforzasse il terzo articolo della Costituzione per ridurre la disuguaglianza territoriale, quella che affligge il Sud fin dall'occupazione avvenuta nel 1861, contro l'Italia delle due velocità, indichiamo di votare no, pur turandoci il naso per la cattiva compagnia.

Alessandro Citarella 
Coordinatore campano dei Meridionalisti Democratici

venerdì 25 novembre 2016

Il Parlamento Europeo sospende i negoziati con la Turchia

Da poco il Parlamento europeo a Strasburgo ha approvato una risoluzione in merito all’adesione della Turchia alla UE con 479 voti a favore, 37 contro e 107 astenuti. Il testo condanna le "misure repressive sproporzionate" dopo il tentato golpe , invitando sia la Commissione che i governi Ue a sospendere temporaneamente i negoziati di adesione in corso con la Turchia. Bene , ma riteniamo che sia un solo primo passo , tra l’altro anche molto lento. 
 
Ci aspettiamo una presa di posizione ulteriore riguardo alle persone sparite ed a quelle incarcerate , sul cui stato di salute Amnesty International ha già diverse volte dichiarato una fortissima preoccupazione. Ad oggi è di fatto impossibile a chiunque verificare il numero dei prigionieri e le loro condizioni psicofisiche. 
 
In questo quadro come al solito il governo italiano brilla per la totale assenza riguardo le politiche internazionali sui Diritti Umani. Molti passi indietro sono stati fatti dal governo a guida Renzi in mome degli affari delle multinazionali e della finanza , ovviamente a discapito anche dei diritti minimi. 
 
Chiediamo un cambio di passo , che sarebbe utile , ma pensiamo che questo governo non sia nemmeno in grado di farlo poichè non ci risultano mai pervenuti i principi di funzionamento della politica estera riguardo i Diritti Umani nei riguardi dei Paesi con cui lo stato italiano intrattiene rapporti politici ed economici. Sarà perchè agli attuali governanti interessa solo politica dei soldi e degli “ investitori stranieri” , anche se si tratta di paesi come la Cina e l’Arabia Saudita ? Purtroppo verifichiamo ogni giorno dai fatti che è così.
 
Alessandro Citarella

mercoledì 23 novembre 2016

Cumana di Napoli: “crociata del totano arrostito” oppure 'o pesce fète d' 'a capa?

17 febbraio 2016, un treno è deragliato a Torregaveta 
13 ottobre 2016, un treno è deragliato nei pressi della stazione di Pozzuoli Cantieri.
21 Novembre 2016, un altro treno è deragliato in località Grotta del Sole (Pozzuoli)
Ci saremmo aspettati, francamente di più, molto di più, da questo governo regionale in merito alla questione Cumana e Circumflegrea. Molti milioni di viaggiatori all’anno, incassi alti ed una gestione che definire ignobile è un favore che facciamo. Adesso, con i nodi vengono al pettine, non vediamo da parte del governo regionale l'impegno straordinario che serve per questo asset che è cruciale per la Città Metropolitana di Napoli. Sempre peggio, tra orari inesistenti (cosa relativamente semplice da sistemare), ritardi e soppressioni di corse infiniti, carrozze da portare direttamente alla rottamazione, che ancora viaggiano sui binari, segnaletica che avrà chissà quanti anni, binari di ricotta e lavoratori oramai senza nemmeno la forza di reagire, tranne con qualche sciopero oppure quando, ogni tanto, qualcuno pensa di tagliare posti o ritarda nel pagamento degli stipendi.
 
Non abbiamo visto nessuna campagna di comunicazione in merito ai lavori che dovrebbero esserci, non ne vediamo i risultati poiché quel che registriamo dalla cronaca è sempre peggio e più grave, non vediamo colpiti dalla magistratura i precedenti amministratori e politici che hanno provocato questo disastro. In che data vedremo gli orari affissi e rispettati nelle stazioni? E in che data gli stipendi ai dirigenti (a proposito, ma quanti sono?) saranno erogati in proporzione alla qualità del servizio reso? Mancano inoltre i bagni in tutte le stazioni, o è una nostra impressione? Nella stazione di Montesanto, da dove partono i treni sia della Cumana sia della Circumflegrea, al posto dei servizi igienici, ci sono tanti bellissimi televisori ovunque, che disturbano con un volume assordante i viaggiatori – sicuramente è tutta pubblicità a pagamento-- in continuazione. Ci sono anche i tabelloni con gli orari, quelli che non si rispettano più da tanto tempo. Insomma, oltre al danno, anche la beffa. Bravi tutti. Bravi.
 
Allora, Vincenzo De Luca, invece di chiamare a raccolta i Sindaci per dare il voto a Renzi nel prossimo referendum costituzionale, forse dovrebbe chiamare Umberto de Gregorio, l'amico politico che ha nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione della società E.A.V. subito dopo essere stato eletto Presidente della Regione Campania, con la promessa di migliorare urgentemente le cose nel trasporto regionale. I viaggiatori pagano il biglietto e devono essere rispettati, senza inganni, con risposte serie, con dati alla mano: basta chiacchiere e basta silenzi.
 
In risposta ad una recente polemica sulle sue frasi offensive nei confronti dell'on. Rosy Bindi, il governatore De Luca sostiene che è vittima della “crociata del totano arrostito” - ci permettiamo di ricordargli che nel caso della Cumana e della Circumflegrea, rimanendo sempre nel campo delle battute “ittiche”, forse è più adatto l'antico detto napoletano che recita che 'o pesce fète d' 'a capa (“il pesce puzza dalla testa”).
 
Alessandro Citarella
coordinatore campano dei Meridionalisti Democratici

giovedì 17 novembre 2016

Quattro anni dei Meridionalisti Democratici



Quattro anni fa, il 17 novembre 2012 a Ponte, nel Sannio , costituimmo il movimento politico dei Meridionalisti Democratici, costruito da militanti con le idee chiare ed una visione di lungo termine del cambiamento politico da apportare innanzitutto all'ex Stato delle Due Sicilie e poi anche ad un mondo che deve far sparire il colonialismo ed il neocolonialismo distruttivo delle multinazionali, oggi fonti primarie della sofferenza e dell'infelicità dei popoli. Più riescono a ridurre i popoli in povertà e più riescono a sfruttarli , per le risorse che hanno e la per carne "per gli affari" che possono fornire.
Per questo agiamo molto anche in Europa, per cambiare le cose insieme a quei  popoli che come noi vogliono che cambino queste cose. Da quattro anni ormai siamo un riferimento stabile, seri , e facciamo politica quotidianamente.
La nostra è una politica dei piccoli passi, ma costanti, e della spinta al cambiamento di quella parte dell'establishment del potere istituzionale che comunque sempre più cerca di fare il bene dei nostri territori.
Queste persone sono spinte verso un meridionalismo propositivo, aperto al confronto ed inclusivo. Continuando  ad aumentare il numero dei "volontari" meridionalisti che ogni giorno come le formiche fanno qualcosa in più per realizzare il sogno di un riscatto dei nostri territori facciamo i migliori auguri a noi tutti Meridionalisti Democratici, che siano militanti o, per ora, semplici simpatizzanti.

Alessandro Citarella
Coordinatore campano dei Meridionalisti Democratici 

mercoledì 16 novembre 2016

Rriforme del lavoro: sistema di schiavizzazione e sfruttamento modernizzato

Questi sono gli effetti reali delle riforme del lavoro e le mancanze gravissime in materia di eguale trattamento dei lavoratori nei paesi UE del Consiglio d'Europa !!
Consigliamo di leggere bene tutto l'articolo e poi di considerare molto attentamente le propensioni di spesa e di voto !
Quanto descritto è la fotografia di un " sistema " di schiavizzazione e sfruttamento modernizzato, e anche di un orientamento
al voto di partiti e candidati drogato da una propaganda fatta attraverso media di " proprietà " dei grandi gruppi finanziari , quindi non più indipendenti , che tendono a sostenere questo " sistema " ed i suoi attori.
Consigliamo apertamente di boicottare attivamente queste facce ,i loro marchi ed il loro schierarsi politico per tutelare noi ed i nostri figli.

Fonte
http://www.ilgiornale.it/news/interni/made-italy-farinetti-operai-romeni-tre-euro-lora-1001998.html


Conferenza SI - No con i rappresentanti delle due posizioni a confronto

Nella conferenza del 17 novembre 2016 a Pozzuoli, si chiederà ai rappresentanti del Sì e del No quali sono gli effetti della riforma costituzionale sulla democrazia, sull'efficienza dello Stato, sui costi della politica, e, soprattutto, quali saranno gli effetti sul Sud.
Modera la giornalista Barbara Giardiello
 

Assemblea nazionale sul Mezzogiorno.


L'opinione di Alfonso Mignone, meridionalista democratico di Salerno
 

D'accordo a metà con De Luca: si ok bisogna svecchiare la pubblica amministrazione utilizzando i giovani molto più preparati con le nuove tecnologie e sicuramente più entusiasti e produttivi delle cariatidi; quanto ai 200.000 posti di lavoro promessi nel settore pubblico credo che sia più opportuno creare le condizioni per investire e creare posti di lavoro "dinamici" nei settori di eccellenza del Sud (turismo, agricoltura, artigianato). Quanto all'intervento di Alfano occorre ricordargli che non è solo la criminalità organizzata ad inquinare il Sud ma anche la politica compiacente. Insieme, queste due realtà stanno creando le basi per aumentare il disagio sociale ed economico volutamente per creare dipendenza e intercettare fondi UE per scopi sicuramente meno nobili. Il Sud ha bisogno di comprendere che senza "padrini" autoreferenziali e assistenzialismo fine a se stesso e sfruttando le enormi capacità che offre un territorio baciato dalla natura può autodeterminarsi e divenire un’eccellenza nel Mediterraneo e nell'Europa. Cacciamo gli attributi: le abbiamo avute in eredità dalla Magna Graecia e siamo un’identità dal 1130!

mercoledì 25 maggio 2016

Mauritania: Biram libero -- la lotta contro la schiavitù continua !


Il 17 maggio alle 16,20 sono tornati liberi Biram Dah Abeid, il simbolo della lotta contro la schiavitù in Mauritania, e Brahim Bilal Ramdane. Sono rispettivamente il presidente ed il vice-presidente dell’organizzazione IRA-Mauritania, organizzazione che lotta con le armi della nonviolenza contro la schiavitù, che nonostante sia stata formalmente abolita nel 1981 ancora oggi esiste nel paese più povero per reddito procapite dell’Africa. Furono arrestati con altri attivisti contro la schiavitù, poi rilasciati, l’11 novembre 2014. Il 26 agosto 2015 il tribunale li condannò a due anni di carcere per l’appartenenza ad una organizzazione non riconosciuta e per assembramento non autorizzato a causa di un sit in per i diritti umani.

 La Suprema corte il 17 maggio 2016 ha confermato, in appello, la sola condanna ad un anno di prigione per “raduno disarmato non autorizzato” per i due attivisti, che avendo già subito una detenzione di 18 mesi sono stati immediatamente scarcerati. Il giorno dopo la scarcerazione l’ambasciatore americano in Mauritania si è recato a fare una visita ufficiale a casa di Biram Dah Abeid, come segnale di forte stima in appoggio a politiche per l’integrazione sociale e contro ogni forma di schiavitù in quel paese. Ricordiamo che, oltre l’impegno profuso da molte organizzazioni e singoli nel mondo per la liberazione di Biram e di Brahim, in particolare uno sforzo importante è stato messo in campo da varie organizzazioni umanitarie con base negli Stati Uniti, anche con visite di esperti di diritto e di parlamentari.

I Meridionalisti Democratici, partner dell’IRA-Mauritania, con cui vi sono rapporti ufficiali attraverso Yacoub Diarra ed Ivana Dama, Presidente e Vice Presidente di IRA Mauritania-Italia, si felicitano per la liberazione di Biram e di Brahim. Contiamo di vedere presto a Napoli i due rappresentanti della libertà per poterli abbracciare di persona e proseguire l’attività di informazione e di allargamento della rete internazionale per i diritti umani di cui i Meridionalisti sono notoriamente promotori. Yacoub è infatti membro d’onore del nostro Movimento da due anni e Ivana ne è militante, poiché lottiamo affinché l’ex Regno delle Due Sicilie smetta di essere la colonia interna, fortemente sfruttata e discriminata da 155 anni, dello stato italiano.

 --Alessandro Citarella

sabato 23 aprile 2016

La Tangenziale di Napoli deve essere restituita alla città

Rilanciamo un punto del programma elettorale della lista 
Meridionalisti-Napoli Capitale: de Magistris Sindaco

Napoli è l'UNICA città in ITALIA a pagare per la TANGENZIALE:
Noi di Meridionalisti - Napoli Capitale proponiamo di restituire alla città di Napoli la Tangenziale,
dimezzando la tariffa e facendo rientrare nelle casse comunali almeno €35 milioni all'anno da REINVESTIRE NEL TRASPORTO PUBBLICO.




lunedì 11 aprile 2016

Ottaviano risponde ai Meridionalisti Democratici


Meridionalisti Democratici 
federalisti europei
Corso della Repubblica n. 78
80078 Pozzuoli (Na)



Ufficio di Presidenza

Prot- 2015.04.11
Abbiamo il piacere di informarvi  della nascita di una nuova sezione del nostro partito
nel Comune di Ottaviano (Na).
A nome del Presidente dei Meridionalisti Democratici, Domenico Capobianco, del Coordinatore Regionale Campania Alessandro Citarella e del Segretario provinciale di Napoli Antonio Ciniglio diamo il benvenuto gli amici della Sezione di Ottaviano

Ecco di seguito i contatti:

Meridionalisti Democratici di Ottaviano
Via Silenzio n. 30
80044 Ottaviano (Na)
Segretario: Massimiliano Russo
tel. 339.4396688
e.mail: massimilianorusso@meridem.org

Formuliamo i nostri migliori auguri a tutti gli iscritti ed al segretario della sezione.

martedì 29 marzo 2016

Bagnoli: Luigi de Magistris difende Napoli dagli attacchi di Matteo Renzi!

“Signor presidente del Consiglio, se pensa di mettere le mani sulla città lei sarà respinto, come è capitato anche ad altri, con fermezza e risolutezza”




"Presidente, Lei dovrebbe chiedere scusa alla Città per avere accumulato enormi ritardi per la bonifica, difeso gli inquinatori. Volete costruire uno scempio. Noi siamo disponibili a dialogare solo nel rispetto della Costituzione. Non le permetteremo di mettere le mani sulla Città"

Il sindaco accusa: "Noi siamo stati eletti, lei è premier con una manovra di palazzo".

Articolo de "La Repubblica" online del 29 marzo 2016 

Articolo de "Il Mattino" online del 29 marzo 2016


lunedì 28 marzo 2016

L’Osservatorio Vesuviano deve riacquistare la sua reale autonomia


Rilanciamo uno stralcio di un commento postato il 27 marzo 2016 dal Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, il prof. Giuseppe De Natale, a proposito della decisione del TAR che lo ha reintegrato alla guida della prestigiosa istituzione borbonica. La posizione espressa dal prof. De Natale, sulla necessità che l’Osservatorio Vesuviano sia realmente autonomo, farà parte del programma politico della lista civica “Meridionalisti-Napoli Capitale: de Magistris Sindaco”


A sinistra, il prof. Giuseppe De Natale

“Quanto è accaduto in questo mese, certamente paradossale, è potuto accadere perché  l'Osservatorio Vesuviano è oggi una sezione dell'INGV (ndr: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), ed ha quindi un'autonomia molto limitata. Fino al 2000, l'Osservatorio Vesuviano, uno dei più bei 'primati', questa volta 'Mondiale', del Regno Duosiciliano, fondato nel 1841, era un Ente autonomo, del comparto Università, ed un episodio come questo non sarebbe potuto accadere. 

Nel 1999 io e pochi altri Colleghi ci battemmo contro l'accorpamento nell'INGV alle condizioni disastrose imposte dalla nuova legge: si trattava di entrare, noi comparto Università, in un Ente che faceva parte del comparto Ricerca, con ruoli e livelli di inquadramento molto diversi. Ci vollero nove anni perché si provvedesse all'equiparazione dei livelli dei tecnici e degli amministrativi a quelli del nuovo comparto, mentre il personale di Ricerca venne 'congelato' in ruoli ad esaurimento, senza più prospettive di carriera interna. Ma, soprattutto, perdemmo l'autonomia; a stento riuscimmo, dopo aspre battaglie condotte da pochi di noi, a conservare il nome, glorioso e ricco di Storia: Osservatorio Vesuviano. 

Poi ci fu un progressivo declino: da 135 effettivi tutti a tempo indeterminato, l'Osservatorio passò ai 108 effettivi di oggi, di cui però 11 sono a tempo determinato. Questo accadeva mentre l'INGV vedeva più che raddoppiare il suo organico, e tutte le altre sezioni aumentavano quindi considerevolmente in effettivi. Intanto, il nostro compito Istituzionale di monitoraggio e sorveglianza delle aree vulcaniche Campane si faceva progressivamente più oneroso e più rilevante, man mano che si delineava meglio la portata sociale, economica e politica del rischio vulcanico in Campania.
Ora, quest'assurda vicenda pone in evidenza, una volta di più, il vero nodo da sciogliere, che vede l'Osservatorio Vesuviano al centro di un problema immenso, di dimensioni nazionali, europee e direi mondiali: la gestione del rischio vulcanico dell'area Napoletana. Per chi come me ha ben chiaro il problema, ed ha cercato con ogni mezzo a disposizione, in meno di tre anni, di colmare vertiginose lacune per rendere l'Osservatorio Vesuviano quanto più adatto possibile a svolgere efficacemente il suo compito centrale per la salvaguardia del territorio e della popolazione, risulta evidente che le condizioni al contorno devono cambiare radicalmente. 

Delle due l'una: o l'Osservatorio Vesuviano riacquista la sua piena autonomia, ed il suo legame imprescindibile con il territorio sotto il suo controllo, oppure l'INGV sposta decisamente il suo baricentro verso il problema vulcanico, ed in particolare verso la mitigazione dell'enorme rischio vulcanico dell'area napoletana. Se la Politica locale e regionale capirà l'importanza della posta in gioco, se riuscirà a far comprendere alla Politica nazionale l'enorme potenziale, in positivo o in negativo a seconda dell'efficacia con cui si opererà, della gestione del rischio vulcanico nelle nostre aree, allora si potranno aprire enormi prospettive di sviluppo per il nostro territorio e per l'intero Paese. 

Questa vicenda, una volta di più ma oggi con urgenza impellente, dimostra che è necessario un cambiamento drastico nella visione Politica e strategica dei compiti e dell'assetto dell'Osservatorio Vesuviano, e quindi dell'intero INGV. L'Osservatorio Vesuviano è patrimonio inalienabile del territorio e della popolazione Napoletani, e non può svolgere il suo altissimo compito senza una reale autonomia, soggetto com'è ora ad una governance lontana ed aliena dalle sue problematiche e dal suo territorio.”

domenica 27 marzo 2016

Con i lavoratori di Almaviva Contact

Non c’è pace e serenità senza giustizia sociale. In questo giorno di Pasqua il nostro pensiero va anche ai lavoratori napoletani, siciliani e romani di Almaviva Contact che lottano per il lavoro.  

Rilanciamo l’appello che abbiamo ricevuto da Annalisa Addattilo


Ciao ti chiedo di aiutarci...

Sono una operatrice di Almaviva Contact leader azienda italiana dell’outsourcing, la nostra azienda in data 21 marzo ha avviato la procedura di mobilità per 3000 esuberi per le sedi di Palermo Roma e Napoli, io lavoro in quella di Napoli e su un totale di 870 dipendenti sono stati dichiarati 400 esuberi! Questi esuberi sono frutto delle leggi italiane che permettono di delocalizzare all'estero il lavoro italiano. Per tanto i dati personali quando si chiama una call center non vengono gestiti da italiani ma da persone che non hanno le stesse leggi sulla privacy.  Ti chiedo di aiutarci a fermare questa decisione!

Mercoledì 30 marzo 2016, alle ore 9:30, i Lavoratori e le Lavoratrici di Almaviva Napoli terranno un grande presidio sotto il palazzo del Consiglio Regionale al Centro Direzionale di Napoli, per la crisi di Almaviva, coinvolgendo la società civile, il mondo del Lavoro e della cultura, ritenendo questa vertenza non solo una vertenza nazionale ma un simbolo per la nostra Città e la nostra Regione, unitamente alle organizzazioni sindacali, alle Rsu e tutti i Lavoratori per sollecitare le forze politiche del nostro territorio.  Abbiamo invitato le istituzioni locali, comunali e regionali nelle persone del Sindaco di Napoli e del Presidente della Regione Campania.

Qualora vorrai affiancarti alla nostra battaglia potrai denunciare con noi l’accaduto sulla tua pagina personale con una tua foto con questo hashtag
#iosonoAlmaviva.





sabato 26 marzo 2016

Matteo Renzi divide i governatori PD delle regioni del Sud

Divisi come vuole il presidente del consiglio...


Trivelle e Sud: Marcello Pittella, presidente della Basilicata, attacca Michele Emiliano, presidente della Puglia, perché Emiliano accusa Matteo Renzi, presidente del Consiglio, di sabotare il Referendum del 17 aprile. Mentre i due governatori del Sud si fanno la guerra, il capo del governo, il toscano Renzi, ride. Sono tutti del PD.


--Ecco il vergognoso articolo di Marcello Pittella pubblicato il 25 marzo 2016:
Caro Michele stai sbagliando, sulle trivelle basta attacchi al governo

Rispondiamo a Marcello Pittella e a tutto il PD toscopadano con una chiara indicazione di voto:


giovedì 24 marzo 2016

Il TAR rende giustizia al prof. Giuseppe de Natale: il commissariamento dell’Osservatorio Vesuviano è illegittimo!!!

E’ con immenso piacere che i Meridionalisti Democratici-federalisti europei annunciano che lo scienziato meridionale e meridionalista, il prof. Giuseppe de Natale, è di nuovo alla guida del nostro prestigioso istituto fondato da Ferdinando II di Borbone, l’Osservatorio Vesuviano!
Riportiamo il commento che il prof. de Natale ha postato su Facebook questa sera (24 marzo 2016):
Cari amici,
da oggi sono di nuovo Direttore dell'Osservatorio Vesuviano. Tutte le terribili accuse contenute nella delibera INGV del 17/2/2016, con la quale l'Osservatorio Vesuviano veniva commissariato, si sono già rivelate false ed inconsistenti. Ovviamente, chi tali accuse ha formulato ed ha permesso che esse venissero (giustamente) riportate dai media, ne risponderà nelle sedi opportune. Oggi è stato compiuto, dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania in seguito ad un mio ricorso, il primo importante passo verso la riabilitazione della mia immagine, fortemente ed ingiustamente lesa. Resta purtroppo l'amarezza per un atto che ha fortemente offuscato l'immagine e la Storia di un'Istituzione gloriosa ed importantissima: l'Osservatorio Vesuviano, primo Osservatorio Vulcanologico al Mondo, che in 165 anni di Storia illustre ha sempre annoverato “Direttori”, spesso illustrissimi, e mai “Commissari”. Faccio a tutti voi, alle vostre famiglie e ai vostri cari, i miei migliori Auguri di Buona Pasqua, che insegna appunto che chi ha fede e perseveranza, e cammina sulla retta via, non può che vincere, sulla morte e sull'oscurità dell'animo umano. -- Giuseppe de Natale



Da sinistra, Alessandro Citarella, coordinatore campano dei Meridionalisti Democratici, Nicola Olivieri, presidente dell’Associazione per il Meridionalismo Democratico (AMD), e il prof. Giuseppe de Natale, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, durante una conferenza sulla geotermia a Pozzuoli, 8 luglio 2016.

lunedì 21 marzo 2016

Il vessillo duosiciliano rientra al San Paolo dalla porta principale

Nella foto, lo striscione del Club Napoli Due Sicilie e una grande bandiera identitaria, durante la partita Napoli - Genova del 20 marzo 2016 (foto di Nicola Capone)

Con la creazione del Club Napoli Due Sicilie, il vessillo identitario è rientrato a pieno titolo nello Stadio San Paolo. Quando i meridionalisti fanno squadra, vincono ...

martedì 8 marzo 2016

Sinn Fein cresce e diventa il terzo partito in Irlanda


I risultati delle elezioni del 26 febbraio 2016

Nelle elezioni del 26 febbraio 2016 in Éire ha vinto il partito conservatore Fine Gael con il 25,5 %, davanti al partito centrista Fianna Fáil al 24,5 %. Il partito progressista, Sinn Féin, chiude le elezioni facendo un importante balzo in avanti passando dal 9,9 % delle elezioni del 2011 al 13,8 % di oggi.  I Meridionalisti Democratici sono ben felici del successo di Sinn Féin con cui condividono la visione di un’Europa federale dei Popoli e non quelle delle banche.  Sinn Féin, fondato nella sua forma originaria nel 1905, oltre a battersi per unire politicamente l’isola irlandese, ricongiungendo all’Éire la provincia dell’Ulster, una colonia inglese, lotta e fa proseliti contro le politiche antisociali attuate dai governi che hanno voluto favorire le banche, mettendo in atto le infauste direttive della troika europea che, negli ultimi cinque anni hanno devastato paesi come la Grecia.  Sinn Féin è oggi il terzo partito in Éire ed è il secondo nell’Ulster occupato.

Nel 2011, il Fine Gael vinse le elezioni in Éire e costituì assieme ai laburisti, che arrivarono secondi, una forte maggioranza di governo. Il Fianna Fáil, uno storico partito conservatore che da sempre è a favore dell’unità nazionale fra Éire e Ulster, arrivò terzo.

Secondo un acuto commento de “Il Guardian”, mentre oggi l’economia cresce a buon ritmo, il tasso di disoccupazione è tornato sotto il 10 per cento e dopo anni di tagli di bilancio il governo ha finalmente riportato il debito pubblico sotto il 100% del Pil, le condizioni di vita dei cittadini irlandesi è peggiorata drasticamente.  Se le autorità economiche europee si aggrappano all'esempio dell’Irlanda per dimostrare che le loro ricette di austerità possono funzionare, la popolazione irlandese punisce alle urne chi le ha attuate ed in primo luogo l’ormai ex primo ministro Enda Kenny.
Oggi, pur avendo vinto le elezioni, Fine Gael e Fianna Fáil, quali primo e secondo partito, unendo le forze non raggiungono la maggioranza del 50% per governare.  Sarà difficile fare accordi con altre formazioni perché la frammentazione è forte e nessuna possibile coalizione maggioritaria sembrerebbe possibile. Nel frattempo, in Éire Sinn Féin avanza…


venerdì 29 gennaio 2016

I Meridionalisti Democratici con Luigi de Magistris Sindaco "per" Napoli

Presentata alla stampa la lista civica "Meridionalisti – Napoli Capitale: de Magistris Sindaco”


Si è tenuta questa mattina presso la sede di DemA un’affollata conferenza stampa indetta dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e dai Meridionalisti Democratici per annunciare il sostegno del movimento meridionalista per la conferma dell’attuale sindaco alla guida di Napoli Capitale nelle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno in primavera.



A rappresentare i Meridionalisti Democratici nell'incontro con la Stampa, il Coordinatore Campano, Alessandro Citarella, il Coordinatore Provinciale di Napoli, Antonio Ciniglio, e il coordinatore delle sezioni napoletane, Marco Bonanni.  I Meridionalisti Democratici hanno dato vita a una lista civica aperta a tutte le formazioni meridionaliste e agli esponenti della società civile napoletana che vogliono impegnarsi nella battaglia per il rilancio e il riscatto del Sud: “Meridionalisti – Napoli Capitale: de Magistris Sindaco”.

Da sinistra: Marco Bonanni, candidato nella lista Meridionalisti- Napoli Capitale, Alessandro Citarella, coordinatore Campano dei Meridionalisti Democratici, il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, e Antonio Ciniglio, Coordinatore Provinciale dei Meridionalisti Democratici


Segue il primo comunicato stampa della lista Meridionalisti – Napoli Capitale.


Meridionalisti per Luigi de Magistris Sindaco


I Meridionalisti Democratici-federalisti europei si candidano con la lista civica “Meridionalisti – Napoli Capitale” per contribuire al governo della città sostenendo la rielezione di Luigi de Magistris alla carica di Sindaco di Napoli.


La lista civica è aperta a tutte le formazioni meridionaliste e agli esponenti della società civile napoletana che credono sia fondamentale che Luigi de Magistris continui il lavoro iniziato nel 2011 per riportare Napoli al suo antico splendore di Capitale Europea.


La lista civica “Meridionalisti – Napoli Capitale” denuncia la politica dei potentati tosco-padani che mira ad impedire il giusto sviluppo di Napoli e di tutto il Mezzogiorno, causando disoccupazione e degrado.  I partiti nazionali italiani di destra e di centrosinistra sono uniti nel rappresentare gli interessi dei centri di potere del Nord, dalle banche alle industrie, nel togliere a Napoli e a tutto il Mezzogiorno le necessarie risorse affinché la nostra città torni al rango di Capitale Europea, al centro del Mediterraneo.


Napoli Capitale significa accoglienza e solidarietà, progresso e sviluppo, eccellenza e primati. Napoli Capitale significa riallacciare i fili della storia spezzati attraverso politiche nazionali basate sulla esclusione e la discriminazione territoriale, sulla rapina e la distruzione del tessuto produttivo del Sud, costringendo all'emigrazione i nostri giovani. Napoli Capitale significa mai più assistenzialismo, ma politiche fiscali di sviluppo. Napoli Capitale significa essere fieri della propria identità, contro ogni razzismo e discriminazione, battendosi per la giusta dignità di tutti gli esseri umani, e per il riscatto e il rilancio dell’intero Mezzogiorno.


Avanti con Luigi de Magistris Sindaco!


Per contatti:
Alessandro Citarella
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Articolo de "Il Mattino" online del 29 gennaio 2016:


De Magistris, in campo per lui la lista «Meridionalisti Napoli Capitale»


Con il sindaco di Napoli Luigi de Magistris nella corsa per la conferma alla guida del Comune di Napoli scendono in campo i Meridionalisti democratici federalisti europei con la lista civica 'Meridionalisti Napoli Capitale'. La lista - come spiegato da Alessandro Citarella, coordinatore del movimento - è aperta a tutte le formazioni meridionaliste e alla società napoletana e i candidati saranno individuati per la loro «rettitudine, trasparenza e passione meridionalista». 

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sabato 16 gennaio 2016

Allo stadio e nelle competizioni sportive ostentiamo la Nostra Bandiera!

Allo stadio con il Napoli e in altre competizioni sportive ostentiamo la nostra bandiera identitaria.


Portiamo la nostra “ Bannera “ e questa volta non la nascondiamo per poi mostrarla dentro allo stadio, stavolta portiamola dentro allo stadio già pronta, magari indossando la sciarpa del Napoli, così che sia chiaro che siamo tifosi della squadra di casa e portiamo la bandiera storica con noi.


Facciamo un altro passo avanti verso il recupero della nostra identità vera e lasciamo che l’orgoglio di essere napoletani e meridionali si manifesti sempre più con forza e convinzione, ma che sia sinonimo di pace e fratellanza.

Evitiamo di cadere nelle eventuali provocazioni e dimostriamo a tutti di essere il popolo della civiltà e dell’amore per lo sport!

Vinca il migliore, anche se per noi il migliore è ed era il Napoli anche quando militava in serie C.

Alessandro Citarella