martedì 25 agosto 2015

Con il prof. Giuseppe de Natale contro chi vuole mettere Napoli in ginocchio attraverso la paura


De Natale: "Purtroppo ciò che realmente ci manca, da 154 anni a questa parte, è il controllo e la cura del nostro territorio."


Il prof. Giuseppe de Natale parla con il prof. Ciro Di Francia
presso la sede dei Meridionalisti Democratici di Pozzuoli

 Il nostro movimento sostiene in pieno il grande lavoro scientifico e la lotta per la difesa del territorio napoletano che sta portando avanti il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, il prof. Giuseppe de Natale.  C'è qualcuno che vuole spaventare Napoli, fomentando un giorno la paura di un'eruzione del Vesuvio e un altro quella dei Campi Flegrei, per mettere l'ex capitale del Regno delle Due Sicilie completamente in ginocchio.

Pubblichiamo per i nostri lettori alcuni commenti fatti dal prof. de Natale su Facebook nei giorni scorsi e il comunicato ufficiale dell'Osservatorio Vesuviano sul pericolo eruzione nel napoletano.  Partiamo da un commento molto meridionalista del prof. de Natale.




Facebook, 25 agosto 2015 - "Il controllo del territorio"

“Purtroppo ciò che realmente ci manca, da 154 anni a questa parte, è il controllo e la cura del nostro territorio. Personalmente penso che le nostre città vadano ridisegnate, riorganizzate, razionalizzate. Questa è di fatto la grande opportunità che ci dà la dichiarazione, oggi esplicita da parte dello Stato, del Rischio Vulcanico. Altrimenti i Piani di Emergenza restano figure rosse disegnate su una mappa, senza alcun contenuto. La razionalizzazione e la messa in sicurezza ambientale delle nostre aree sarebbe una grande opportunità economica, non solo per il Sud ma per tutto il Paese (a patto che si riesca a sfuggire alla logica delle 'mafie'). Ma è un'opportunità che per essere colta ha bisogno di un grande supporto Politico, che può venire solo dalle Istituzioni locali e dai parlamentari del Sud.”


Facebook, 23 agosto 2015 - "Le solite banalità su nostri vulcani"

"Sky Tg 24 oggi ripete le solite banalità sui nostri vulcani, e diversi quotidiani lo seguono. La notizia: 'i Ricercatori Mastrolorenzo e Pappalardo in un lavoro pubblicato su Nature…'; il lavoro in questione è del 2012, e non fu pubblicato da Nature bensì da ‘Scientific Report', dello stesso gruppo editoriale ma di peso ben diverso; 'il Vesuvio potrebbe tornare ad eruttare, abbiamo le prove...'; certo che tornerà ad eruttare, è un vulcano attivo! Dulcis in fundo: 'scoperta una grande camera magmatica che alimenta i tre vulcani, a 10 km di profondità...'; certo, l'abbiamo scoperta noi, con gli esperimenti di tomografia sismica a Vesuvio e Campi Flegrei, tra il 1994 ed il 2001; è un fatto talmente noto che anche Focus di Settembre lo ha reso graficamente nel suo articolo sui vulcani napoletani; e non ha alcuna implicazione allarmistica, semplicemente fu all'epoca identificata direttamente, come forma e profondità, la sorgente di alimentazione dei nostri vulcani.
Siamo alle solite: lo 'scienziato' di turno decide di mettersi in mostra facendo leva sulle paure della gente comune, ed i media ci speculano facendo spettacolo, diffondendo banalità e, di fatto, disinformando."

Pagina 111 della rivista
FOCUS edizione settembre 2015
Facebook 22 agosto 2015 - a proposito dell'articolo di Focus edizione settembre 2015

"Che ci fosse uno strato laminare di magma sotto tutta l'area vulcanica napoletana, a profondità tra 8-10 km, lo scoprimmo noi con gli esperimenti di tomografia sismica al Vesuvio e Campi Flegrei effettuati tra il 1994 ed il 2001. Comunque, la maggior parte delle eruzioni è alimentata da serbatoi più superficiali, posti a 4-5 km. Inoltre, la sorgente comune di alimentazione profonda non impedisce che l'attività eruttiva dei diversi vulcani sia profondamente differente e scorrelata temporalmente."


Facebook, 24 agosto 2015: "Creiamo le condizioni per un'economia compantibile con la natura dei nostri territori"

“Lanciare continui allarmi sul Vesuvio, sui Campi Flegrei, domani anche su Ischia (qualcuno già lo fece qualche anno fa) significa ribadire una nostra posizione svantaggiata, una sorta di 'maledizione' sui nostri territori. In fondo, poiché i vulcani effettivamente ci sono, esistono solo due 'visioni' del problema. La prima è quella che, data la suddetta 'maledizione', sul nostro territorio non si possa far nulla: non si possa vivere, costruire ospedali, scuole, industrie; in poche parole, questa visione predica l'abbandono e l'oblio di questi territori. La seconda 'visione', che è poi quella dominante da 3000 anni a questa parte, è che, nonostante i vulcani, questi siano comunque territori 'benedetti', dalla natura e dall'intelligenza umana; quindi, bisogna trovare il modo di convivere con questo fenomeno naturale, sfruttandone nel contempo tutti i vantaggi legati ad esso. Come dicevo, la Storia si è sviluppata seguendo la seconda 'visione', e possiamo dire che l'intera civiltà occidentale è nata qui, e proprio in conseguenza di tale scelta. Io sposo pienamente questa 'visione', queste non sono Terre da abbandonare ma da coltivare, da amare e da valorizzare, con tutti i grandi vantaggi che proprio dal vulcanismo discendono. Purtroppo, molti 'scienziati', molti media anche locali, consapevolmente o meno tirano acqua all'altro mulino, all'ipotesi che ci vede 'figli di un Dio minore' in una terra 'maledetta' da abbandonare. Elaboriamo invece nuovi progetti per una maggiore vivibilità, ridisegniamo le nostre città, ottimizziamole anche in funzione di una pronta risposta ad eventuali future eruzioni; creiamo le condizioni per un'economia compatibile con la natura dei nostri territori, che contiene anche enormi risorse finora inutilizzate.”


Comunicato Ufficiale dell'Osservatorio Vesuviano


Link all'articolo pubblicato online da "Il Mattino" il 23 agosto 2015 con le dichiarazione del prof. Giuseppe de Natale



mercoledì 12 agosto 2015

A Quarto la giunta grillina parte male: approvazione del bilancio senza le carte


Sosteniamo Antonio Brescia, consigliere comunale di Quarto, nella battaglia per la legalità e la trasparenza!

Da sinistra, Tony Quattrone dei Meridionalisti Democratici con il
consigliere comunale di Quarto, Antonio Brescia

Antonio Brescia, classe 1971, eletto consigliere comunale a Quarto durante la scorsa tornata elettorale del 31 maggio 2015, sta facendo l’impossibile per ottenere alcuni documenti fondamentali per comprendere meglio il bilancio che sarà sottoposto all'approvazione del Consiglio Comune della cittadina flegrea il 13 agosto 2015.  Quello che gli è stato fornito dalla giunta 5 Stelle è solo il riassunto dei capitoli e dei titoli del bilancio di previsione per il 2015 e del pluriennale 2015-2017.  Di fatto, senza i documenti necessari per capire il “riassunto” presente in ciascun capitolo e titolo, Brescia non potrà fare correttamente il proprio dovere di consigliere comunale e, in buona coscienza, votare a favore o contro il bilancio, o dare anche qualche suggerimento.

La prima pagina della richiesta
Brescia, che aveva chiesto una serie di documenti il 7 agosto 2015, come si vede nelle immagini della lettera protocollata dal Comune, si è presentato il giorno 11 agosto per ritirare quanto richiesto, ma ha dovuto prendere atto che i funzionari comunali non avevano preparato nulla. Quando Brescia ha informato i responsabili comunali che avrebbe sporto denunciata presso la locale caserma dei Carabinieri, è stato implorato ad aspettare fino a giorno successivo. Purtroppo nemmeno il giorno successivo, il 12 agosto, a 24 ore dal previsto dibattito sul bilancio, Brescia ha potuto avere la necessaria documentazione.

La campagna elettorale del Movimento 5 Stelle a Quarto, che aveva abilmente “fatto fuori” diverse liste di movimenti avversari attraverso un ricorso al Consiglio di Stato per alcune irregolarità formali nella presentazioni delle liste nelle scorse elezioni comunali, era tutta centrata sui concetti di “legalità” e “trasparenza”.  Ora che i “5 stelle” sono al potere, perdono qualche “stella” e decadono a movimentuccio da una o due “stelle”, venendo meno alla trasparenza necessaria per approvare il bilancio.

Brescia vorrebbe capire, in particolare, quali sono i crediti di dubbia esigibilità ed eventuali decisioni rispetto all'applicazione dell’articolo 46 decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, perché troppo spesso i bilanci comunali si basano su “attivi” che poi non sono tali, perché sono crediti che non saranno mai esigibili. La legge prevede che tali “crediti” devono essere debitamente identificati e riportati in bilancio.  Come si fa a sapere se questo delicato lavoro è stato fatto senza poter vedere i documenti che generano poi il capitolo scritto in bilancio?

La seconda pagina della richiesta
E’ necessario ricordare ai grillini che un bilancio fatto secondo le regole previste dalla legge e dalla buona politica dovrebbe mette in risalto le finalità della spesa, assicurando maggiore trasparenza delle informazioni riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle politiche comunali.  Nella situazione attuale del Comune di Quarto diventa persino difficile capire come sono stati gestiti i Piani Esecutivi di Gestione (PEG) di competenza dei diversi dirigenti comunali.

Dinanzi all'evidente intenzione del Comune di Quarto a guida pentastellata di non fornire i documenti necessari per una serena e informata partecipazione alla riunione del 13 agosto 2015, il consigliere comunale Antonio Brescia si troverà nell'impossibilità di approvare l’assestamento delle previsioni di bilancio.  I consiglieri comunali della maggioranza grillina a Quarto si assumeranno la responsabilità di approvare un bilancio a “scatola chiusa” senza sapere effettivamente come si compongo capitoli e titoli.

Per i meridionalisti democratici flegrei è fondamentale che tutte le operazioni che riguardano l’approvazione dei bilanci dei comuni dell’area flegrea siano trasparenti e in perfetta regola con le norme vigenti. La creazione di un biodistretto flegreo, che metta al centro dell’attività economica le naturali vocazioni del nostro territorio, dall'archeologia all'agricoltura, dalla paesaggistica alla cultura, ha bisogno di reggersi anche sulla pulizia e la trasparenza dei conti comunali.  A Quarto, purtroppo, sembra che la nuova amministrazione comunale grillina stia partendo con il piede sbagliato.
Il consigliere comunale di Quarto Antonio Brescia in visita alla nostra sede di Pozzuoli