L'identità politica dei Meridionalisti Democratici
Capita sempre più spesso ai Meridionalisti Democratici di sentirsi
rivolgere la domanda “siete di destra o di sinistra?” Ed è sempre più
difficile rispondere che destra e sinistra sono solo delle indicazioni
stradali, anche perché non crediamo che si possa risolvere la questione
della collocazione politica sfuggendo alla domanda rispondendo in modo
banale e qualunquistico.
Il nostro movimento usa quattro parole per descriversi :
MERIDIONALISTI DEMOCRATICI
federalisti europei
Con la prima parola “Meridionalisti”
abbiamo voluto intendere che la nostra area di attenzione è il
Mezzogiorno inteso come i territori che formavano l'ex Regno delle Due
Sicilie. Per essere ancora più chiari, il nostro raggio di azione
comprende i territori delle seguenti Regioni: Abruzzo, Molise, Campania,
Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e basso Lazio.
Con la seconda parola “Democratici”, affermiamo la nostra convinzione
che il sistema migliore di governo sia quello in cui la sovranità è
esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini.
Pertanto siamo per la democrazia, sia come forma di stato, sia per il
sistema di vita interna al nostro movimento. Il nostro essere
democratici ci porta anche ad avere uno specifico interesse per lo
sviluppo dei diritti democratici in tutti i contesti sociali e,
pertanto, sentiamo l'esigenza di sostenere i diritti di cittadinanza in
tutti gli ambiti, indipendentemente dall'essere meridionalisti o in
sostegno dei meridionali. Per diritti di cittadinanza intendiamo i
diritti civili, sociali, politici, economici ed etici, propri di ogni
essere umano. Nel campo dei diritti civili, siamo per la libertà di
parola, di stampa e di informazione, di espressione, per
l'autodeterminazione, per il diritto alla sicurezza pubblica e personale e per la
libertà di culto (e di non culto), così come siamo per la libertà di
sciopero e di non scioperare, e per il diritto a tenere manifestazioni
pubbliche, ordinate e nonviolente.
Nel campo dei diritti sociali siamo
per la solidarietà intesa anche come intervento statale per il benessere
dei cittadini, per l'assistenza sanitaria universale, per le pari
opportunità nel campo del lavoro, e siamo per la scuola pubblica. Nel
campo della politica siamo per il diritto alla candidatura ed
eleggibilità politica, così come siamo per il diritto dei cittadini di
organizzarsi in liberi partiti, associazioni o movimenti. Nel campo
economico siamo per il diritto di possedere la proprietà privata, di
utilizzare capitali propri, di fondare imprese economiche personali e di
partecipare al libero mercato. Nel campo dei diritti etici crediamo
che i cittadini devono avere il diritto di decidere sul proprio corpo,
di quali cure fare o non fare, di vivere il proprio orientamento
sessuale senza discriminazioni, e di condurre la ricerca scientifica
nella massima libertà, secondo canoni etici ma senza interferenze
religiose.
Con la parola “federalisti” intendiamo che sosteniamo la creazione di un
sistema statale composto da due livelli di governo, uno centrale e uno
territoriale, con sovranità di ciascuna nelle competenze specifiche.
Crediamo che sia necessario un forte governo centrale capace di
contrastare lo strapotere delle corporation internazionali che ormai
tentano di stravolgere qualsiasi legge che regoli il loro operare. Il
governo centrale deve essere capace di difendere i beni comuni contro
l'attacco indiscriminato che proviene dalla finanza internazionale e
dalle corporation, che vorrebbero privatizzare tutto e sottomettere ogni
legge alla regola del massimo profitto. Di pari passo pensiamo che la
migliore forma di governo democratico sia quella più vicina alla
popolazione governata. Nel nostro caso, vogliamo la costituzione di una
macro-regione composta dai territori dell'ex Regno delle Due Sicilie,
da federare alle altre macro-regioni italiane ed europee. Un
federalismo solidale e non “avvelenato” permetterebbe ad ogni popolo e
ad ogni territorio il diritto al rispetto delle differenze negli stili
di vita, delle culture e delle tradizioni, portando ad una genuina
valorizzazione dell'identità in un contesto caratterizzato dalla
collaborazione e dalla solidarietà.
Con la parola “europei” indichiamo sia il riferimento geografico sia
quello culturale e storico. Siamo un popolo europeo che si affaccia sul
Mediterraneo affondando le sue radici nella storia e cultura greca,
romana, osca e italica. Siamo un popolo che condivide con altri popoli
europei una storia millenaria che ha visto l'avanzamento dell'arte,
della letteratura, della filosofia, della scienze, della medicina, e del
pensiero politico liberal-socialista attraverso l'interazione fra
europei, da nord a sud, da est ad ovest. L'Europa dei popoli, suggerita
da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi è il tipo di Europa che vogliamo,
non certamente quella della Banca Centrale Europea.
Allora, quando ci chiedono qual è la nostra collocazione politica, ci
viene da rispondere che siamo diversi da quello che è oggi rappresentato
dalla sinistra, dal centro e dalla destra, per il nostro senso di
giustizia sociale e di uguaglianza, ma anche per il nostro rispetto per
le differenze basate sul concetto del merito e dell'iniziativa privata.
Alla fine, quindi, poiché il nostro campo di azione è il riscatto ed il
rilancio del Mezzogiorno all'interno di una prassi democratica, nel
totale rispetto dei diritti di cittadinanza di ogni essere umano, siamo
orgogliosamente fieri di non collocarci fra i partiti nazionali italiani
di destra, di centro o di sinistra.