La professoressa Gabriella Bianchini della Sapienza di Roma propone
l’emissione da parte dello Stato Italiano di Buoni del Tesoro Circolanti
Italiani (BTCI) per abbattere il debito pubblico italiano senza dover emettere
normali Buoni del Tesoro che invece comportano il pagamento di interessi sempre
più elevati (che nel 2012 hanno raggiunto 80 miliardi di interessi) che
finiscono per aumentare il debito pubblico.
La proposta della prof. Bianchini è interessante perché
permetterebbe allo Stato italiano di mettere in circolo dei BTCI che
praticamente sarebbero equivalenti alla moneta cartacea emessa dalla Banca
Centrale Europea, ovvero l’Euro.
I BTCI, emessi dallo Stato Italiano, sarebbero “forzosi”, cioè obbligatoriamente accettabili sul territorio italiano, sarebbero “liberatori”, ovvero potrebbero estinguere debiti ed essere utilizzati per effettuare pagamenti, sono “circolanti” fino alla data di scadenza pubblicata, e la loro emissione non comporta alcun pagamento di interessi da parte dello Stato Italiano.
I BTCI, emessi dallo Stato Italiano, sarebbero “forzosi”, cioè obbligatoriamente accettabili sul territorio italiano, sarebbero “liberatori”, ovvero potrebbero estinguere debiti ed essere utilizzati per effettuare pagamenti, sono “circolanti” fino alla data di scadenza pubblicata, e la loro emissione non comporta alcun pagamento di interessi da parte dello Stato Italiano.
Mentre i vari tipi di obbligazioni che sono state proposte
negli ultimi anni, dai Monti-bond ai Tremonti-bond, passando per gli euro-bond,
prevedono il pagamento di interessi a banche e alla BCE, aumentando il debito
pubblico dell’Italia, i BTCI non sono emessi come prestiti, ma come alternativa
alla moneta stampata e “venduta” all’Italia da parte della BCE. In breve, il BCTI fungerebbero come una
moneta complementare circolante in Italia, garantita dallo Stato Italiano,
senza pagare alcunché alla BCE o a altre banche.
Una delle funzioni fondamentali dei BTCI sarebbe quello di
permettere allo Stato di pagare i suoi debiti nei confronti dei privati con uno
strumento che questi ultimi potrebbero utilizzare per pagare fornitori e le
stesse tasse dovute allo Stato. Per chi
volesse leggere una descrizione dettagliata della proposta della prof.
Bianchini si può scaricare il documento al seguente link: “Eurobond Buoni del Tesoro Circolanti Italiani per salvare l’Italia ?”
I Meridionalisti Democratici sono interessati alla proposta
della prof Bianchini perché sembrerebbe indicare una via plausibile per
eliminare o ridurre drasticamente il debito pubblico italiano senza “mettere le
mani nelle tasche” dei cittadini con ulteriori tassazioni o con l’emissione di
nuove obbligazioni che andrebbero ad aumentare lo stesso debito pubblico. Mentre la proposta della prof. Bianchini non
è “meridionalista” in senso stretto, i Meridionalisti Democratici la sostengono
perché va nella direzione giusta di aumentare il credito, anche se attraverso
una moneta complementare nazionale, piuttosto che locale. Se in un precedente articolo I Meridionalisti Democratici hanno sostenuto e sostengono l’iniziativa sicilianadi creare il “grano” come moneta complementare per uscire dalla stretta
creditizia e far ripartire l’economia dell’isola, nel caso della proposta della
prof. Bianchini, la soluzione del BTCI potrebbe essere compatibile con gli
interessi dei nostri territori, sempre che le autorità italiane utilizzassero i
BTCI per pagare i debiti dello Stato nei confronti dei privati anche al Sud,
non limitandosi a mettere in circolo questa moneta complementare solo al
Nord. In breve, lo strumento è buono, ma
è necessario una grande attenzione da parte dei meridionali nell’assicurarsi
che non sia utilizzato solo per favorire le ditte e le regioni tosco-padane.
La proposta della prof. Bianchini servirebbe anche per
mettere freno alla “prepotenza” della BCE e del suo presidente Mario Draghi, il
quale indica al Parlamento europeo ed ai capi di stato, le politiche da seguire
nei vari Paesi se si vuole ottenere la concessione di prestiti, la dilazione dei
pagamenti, e la concessione di tassi di interesse meno esosi. La proposta della prof. Bianchini servirebbe
anche per difendere la democrazia, che prevede un governo della maggioranza
piuttosto che uno imposto dalle banche o dalla BCE.
Secondo quanto propone la prof. Bianchini, sarebbe possibile
ridurre drasticamente il debito pubblico italiano attraverso una emissione di
BTCI pari alla somma dell’ammontare del deficit pubblico attuale, più la somma
dei titoli del debito pubblico in scadenza, più gli interessi sulla massa dei
vecchi titoli, più 70 miliardi di debito che lo Stato ha nei confronti delle
imprese.
Per il Sud, ogni stretta creditizia decisa dallo Stato
Italiano e dalle autorità della BCE finisce per creare più disoccupazione,
riduzione dei servizi essenziali, e una maggiore forbice economica rispetto al
Centro-Nord, affossando completamente ogni tentativo di rilancio e riscatto dei
nostri territori. L’assenza di una forte
rete di banche territoriali, che raccolgono e distribuiscono credito nel Sud,
esaspera qualsiasi stretta creditizia decisa dalla BCE o dalle autorità
italiane. Ogni ritardo di pagamento ai
fornitori da parte dello Stato italiano e di tutto il settore pubblico nei
nostri territori rischia di far fallire le nostre imprese e di aumentare in
modo esponenziale la disoccupazione.
La proposta della prof. Bianchini è utile per tutti, dal
Centro-Nord al Sud, purché i BTCI siano equamente distribuiti sul territorio.