sabato 23 marzo 2013

Una mobilità immobilizzata: Salerno e provincia a rischio paralis


La campagna elettorale è terminata un mese fa, c'è un nuovo Parlamento, e, mentre tutti i talk-show politici sono ritornati ad occuparsi del solito gossip all'italiana, nelle città, specialmente in quelle del Sud, i problemi irrisolti da tanti anni di malgoverno locale accoppiato a quello nazionale a trazione leghista sono in procinto di scoppiare.  Nella provincia di Salerno, per esempio, nell'ultimo mese si è aggravato il problema dei collegamenti territoriali, che rischiano di scomparire completamente.

La drastica riduzione di 50% dei mezzi in circolazione della SITA SUD, l’azienda della mobilità campana, ha messo in crisi il collegamento con alcune zone della provincia di Salerno e la tratta autostradale e interna tra Napoli e Salerno.  Nel frattempo si stanno palleggiando le responsabilità la provincia di Salerno e la Regione Campania.

La crisi del CSTP, il Consorzio salernitano del trasporto pubblico, oramai in liquidazione rischia di chiudere e di mandare a casa i suoi lavoratori se non avverrà la ricapitalizzazione per la quale, nonostante l’impegno della Provincia di Salerno e del Comune di Salerno, mancano ancora 340.000 euro.

foto: "Il Mattino" on line, del 6 marzo 2013
A tale situazione, che potrebbe definirsi a dir poco kafkiana, si aggiunga il mancato completamento della metropolitana di Salerno, opera pregevole e che aiuterebbe a decongestionare il traffico cittadino e magari consentire in futuro di collegare il nord al sud della provincia salernitana, per disaccordi tra il Comune di Salerno, con a capo una giunta di centrosinistra, e la Regione Campania, guidata da una giunta di centrodestra.

“Io non so di chi sia veramente la colpa di questo stato di cose – dice Guglielmo Grieco, Segretario provinciale dei Meridionalisti Democratici di Salerno – e sinceramente poco mi interessa. So solamente che da cittadino di questa provincia sono indignato perché viene quotidianamente violato il diritto dei miei concittadini di godere della libertà di movimento, della libertà di raggiungere i propri cari ovunque essi si trovino o di raggiungere una meta per lavoro, di poter pensare di andare semplicemente in giro per la nostra bella provincia con la famiglia e invece siamo ancora una volta mortificati e costretti ad attendere che altri decidano del nostro destino. Faccio appello alle Autorità competenti affinché mettano da parte gli interessi di partito e si decidano finalmente a dare risposte concrete ai nostri cittadini”.

Della stessa opinione sono Giulio Santangelo, segretario della sezione di Salerno dei Meridionalisti Democratici, e Salvatore Lana, segretario della sezione di Castel San Giorgio dei Meridionalisti Democratici, i quali aggiungono una ulteriore considerazione: “Dall'unità d’Italia in poi abbiamo passivamente assistito al tentativo, certamente riuscito, di rendere il Sud sempre più inefficiente e fortemente arretrato sotto ogni punto di vista rispetto al resto del paese, in particolare privando i nostri territori dei mezzi di trasporto necessari per la vita di una comunità e facendo subdolamente credere che siamo noi ad essere incapaci di realizzare le infrastrutture e non certo lo Stato nord-centrico. Ora è giunto il momento di ribaltare questo stato di cose e far riappropriare la nostra gente di tutti i propri diritti, anche quello alla mobilità. Per questi motivi, riguardo a quanto sta accadendo negli ultimi mesi in provincia, è necessario vigilare affinché chi siede sulle poltrone che contano faccia il proprio dovere, rendendoci ovviamente disponibili ad un confronto democratico e civile che porti a raggiungere un obiettivo fondamentale e prioritario per tutti noi, ovvero di garantire che i nostri territori abbiano un sistema di trasporti efficiente e moderno”.
-meridionalisti democratici di Salerno